Ghiviborgo, tutto pronto per l’accoglienza del Livorno prima della classe

Domenica sarà una giornata di festa allo stadio Elso e Rolando Bellandi di Ghivizzano. Partita la prevendita dei biglietti
Tutto pronto per l’atteso match tra Ghiviborgo e Livorno, in programma domenica (9 marzo) alle 14,30.
Ecco il comunicato ufficiale della società: “Si comunica a tutti gli sportivi della Valle del Serchio che per favorire l’accesso alla gara di domenica prossima con il Livorno 1915 è prevista la prevendita dei biglietti per la gara suddetta. La prevendita viene effettuata anche per gli sportivi di Livorno direttamente dalla società labronica presso i loro punti vendita e per questo li ringraziamo della collaborazione. La prevendita verrà effettuata i giorni di venerdì e sabato dalle 16 alle 19 allo stadio Elso e Rolando Bellandi di Ghivizzano“.
“Domenica sarà una giornata di festa allo stadio Elso e Rolando Bellandi di Ghivizzano perché per la terza stagione consecutiva torna ad affrontare il GhiviBorgo l’Unione Sportiva Livorno 1915 – dicono dalla società – Per la nostra piccola realtà paesana che la rappresenta la comunità della Media Valle del Serchio ospitare la società, gli sportivi e i tifosi della squadra amaranto è un onore e nello stesso tempo per i nostri valori sportivi rappresenta una forte motivazione competitiva”.
“Ospitare il Livorno per noi equivale a essere partecipi di un club che ha fatto la storia del calcio italiano – dice ancora il Ghiviborgo – La formazione labronica è stata vice campione d’Italia nella stagione 1942-43 in virtù di una fantastica galoppata che i ragazzi guidati da Ivo Fiorentini fecero sui campi di tutta Italia lottando fino all’ultimo minuto dell’ultima giornata di campionato per vincere lo scudetto conquistato dal Grande Torino dopo essere stati in testa dalla prima sino alla ventesima giornata quando, il 4 aprile, si materializza il sorpasso con gli Invincibili. Un tricolore perduto a tre minuti dal fischio finale di quella stagione grazie a una rete di Valentino Mazzola a Bari che regala il pareggio e il titolo ai granata con 44 punti contro i 43 del Livorno dei vari Assirelli, Capaccioli, Degano, Piana, Miniati, Raccis, Stua, il viareggino Tori, Traversa, Lovagnini, Zidarich e gli altri splendidi atleti che fecero grande quella squadra rappresentativa della Toscana che non era certo partita con i favori del pronostico”.
“Ma non è soltanto il calcio che ci accomuna con Livorno – conclude il Ghiviborgo – La Valle del Serchio e la Garfagnana hanno profondi rapporti sociali, culturali, economici, turistici con la città dei quattro mori. Dal Porto di Livorno tutti i giorni vengono rifornite le industrie della carta e del rame che sono il motore dello sviluppo e della coesione della nostra comunità. Come pure le biomasse forestali della Valle trovano nel porto un’infrastruttura fondamentale per la loro valorizzazione in ambito nazionale per produrre energia rinnovabili”.











