Giro d’Italia, la crono incorona subito Remco Evenepoel

Il campione del mondo subito da dominatore davanti a Filippo Ganna e Joao Almeida
Il primo round di questo 106esimo Giro d’Italia va a Remco Evenepoel che domina la prima tappa, la Costa dei Trabocchi Tudor ITT di 19,6 chilometri da Fossacesia Marina a Ortona.

Il campione del mondo, oggi in gara con la maglia di campione nazionale belga, ha regalato una delle sue grandi esibizioni, volando a 55.211 km/h e diventando il primo corridore belga a vestire la maglia rosa dal 2001. Alle sue spalle si sono piazzati a 22″ Filippo Ganna e a 29″ João Almeida, il migliore tra i rivali di Evenepoel nella lotta alla maglia rosa. Tra i corridori attardati Tao Geoghegan Hart a 40″, Primoz Roglic a 43″, Geraint Thomas e Alexsandr Vlasov a 55″, Damiano Caruso a 1’28” e Thibaut Pinot a 1’43”.
Il vincitore di tappa e maglia rosa Remco Evenepoel ha dichiarato in conferenza stampa: “Mi piace indossare la maglia di campione del mondo, aggiungere quella rosa è una bellissima soddisfazione. Mi godrò ogni giorno in cui la avrò addosso. Dalla Vuelta dell’anno scorso monto il 60 come rapporto sulla corona anteriore. Non è facile da spingere ma visti i risultati mi sento a mio agio. Prima della partenza, avrei pensato che sarebbe stato un grande risultato guadagnare 15″ sui miei rivali in classifica generale. 43″ su Roglic è un bel margine che mi dà fiducia. Sono un po’ sorpreso della vittoria di oggi, anche se i lunghi rettilinei mi favorivano, così come la rampa finale. Sono felicissimo”.
Domani la seconda tappa Teramo – San Salvo. Tappa che alterna tratti costieri pianeggianti con tratti nell’entroterra con brevi salite. Si scalano piccole ascese come Bellante, Controguerra e Colonnella prima di percorrere la statale Adriatica fino a Silvi Paese dove l’ascesa di circa 4 chilometri assegna il primo Gpm. Dopo un secondo tratto costiero (Pescara), seconda ascesa a Chieti seguita dal secondo Gpm a Ripa Teatina. Una volta riguadagnata la costa, la corsa la segue fino all’arrivo di San Salvo. Strade larghe e con poche curve lungo la costa e a carreggiata più stretta e con molte curve e saliscendi durante i tratti nell’entroterra.
Ultimi chilometri praticamente rettilinei e perfettamente piatti con alcuni dei consueti ostacoli della circolazione stradale come rotatorie, spartitraffico, isole salva-pedoni. Da segnalare a 1400 metri dall’arrivo una rotatoria da percorrere in senso di marcia che immette nell’ultima curva a 1 chilometro dall’arrivo. Retta finale di 1000 metri.