Sul Gran Sasso si corona l’impresa di Davide Bais dopo una lunga fuga a tre

La maglia rosa Andreas Leknessund mantiene la vetta della classifica generale
Davide Bais ha scelto il primo arrivo in salita del Giro d’Italia 106, il Gran Sasso d’Italia (Campo Imperatore) – Montagna Pantani, per inaugurare il suo palmares al termine di una lunga giornata in fuga in compagnia di Karel Vacek e Simone Petilli. I tre erano evasi dal gruppo nei primi chilometri di gara assieme a Henok Mulubrhan, che ha alzato bandiera bianca lungo le rampe del primo Gpm, Roccaraso. L’accordo tra i tre fuggitivi si rompeva a 400 metri dall’arrivo quando Bais partiva in progressione lasciandosi alle spalle i compagni d’avventura e trionfando a braccia alzate sul traguardo. Per il 25enne di Rovereto, oltre al successo di tappa, è arrivata anche la soddisfazione di vestire la Maglia Azzurra. Il gruppo maglia rosa è arrivato a 3’10” dai fuggitivi regolato da Remco Evenepoel su Primoz Roglic. Andreas Leknessund ha difeso il simbolo del primato per il terzo giorno di fila.













Il vincitore di tappa Davide Bais ha dichiarato in conferenza stampa: “Gli ultimi chilometri sono stati molto belli. Sono riuscito a rimanere a ruota dei miei compagni di fuga sul tratto più duro e, più si avvicinava il finale, più avevo fiducia in quanto consapevole di essere il più veloce del trio. Sono felice, non ho alzato le braccia fino a quando non ho tagliato la linea del traguardo perchè volevo essere sicuro di essere imprendibile. Non so se questa vittoria cambierà la mia vita ma rimarrà sicuramente un’emozione indelebile. Vedrò se riuscirò a lottare per la maglia azzurra.”
La maglia rosa Andreas Leknessund ha detto: “Non mi aspettavo di tenere la maglia rosa ma credevo che sarebbe stato possibile. Ero pronto per la battaglia. Il modo in cui si è sviluppata la corsa ha sicuramente favorito me e il mio team. Pensavo che la salita finale fosse più dura, ma forse il vento, il freddo e la lunghezza della tappa hanno fatto desistere chi voleva attaccare. Mi sono regalato un’altra giornata in maglia rosa, spero di riuscire a difenderla anche domani ma credo che la mia avventura al comando finirà domenica in quanto Evenepoel è a soli 28 secondi e a cronometro è troppo superiore rispetto a me“.
La tappa di domani (Terni – Fossombrone)
Tappa divisa in due parti: 150 chilometri di avvicinamento alla città di arrivo e quindi circa 60 chilometri di intensi saliscendi attorno all’arrivo stesso con due passaggi in città di cui uno sotto il traguardo. Lungo avvicinamento su strade a scorrimento veloce con alcune gallerie e l’attraversamento di alcuni abitati con i consueti ostacoli alla circolazione come rotatorie, spartitraffico, isole salva-pedoni… Si segnalano in particolare Foligno e Cagli. Imboccata la Gola del Furlo (strada in buono stato, carreggiata ristretta) si entra nella parte finale con la prima scalata dei Cappuccini seguita dopo il passaggio sull’arrivo dalla scalata del Monte delle Cesane (punte del 18 per cento) che con un ampio giro riporta in zona arrivo prima degli ultimi 10 km con la seconda scalata dei Cappuccini.
Finale dopo il passaggio in prossimità dell’arrivo (non si passa sul traguardo) di circa 9 chilometri caratterizzato dalla salita dei Cappuccini di 2,8 chilometri con una serie di tornanti con pendenze sempre sopra il 12 per cento e punte a metà salita del 19 per cento. Dallo scollinamento mancano 5,6 chilometri di cui 4 di discesa veloce a tornanti e gli ultimi 1600 metri pianeggianti. Rettilineo finale di 700 metri in leggera salita.
Foto LaPresse per Rcs