Il Giro d’Italia parla ancora tedesco: la Bra-Rivoli è di Nico Denz

All’arrivo una fuga di lunga gittata, ma nessuno scossone per la classifica in vista del tappone alpino
Dopo il successo ottenuto ieri da Pascal Ackermann, è ancora la Germania ad esultare al Giro d’Italia 106 con Nico Denz, vincitore della Bra-Rivoli di 185 chilometri. Il portacolori della Bora – Hansgrohe faceva parte di una fuga di 30 corridori dalla quale, quando mancavano 98 chilometri all’arrivo, è partito in contropiede in compagnia di Sebastian Berwick, Toms Skuijns, Alessandro Tonelli e Samuele Battistella.
Perso dopo pochi chilometri Battistella, sul Gpm di Colle Braida è stato Tonelli ad alzare bandiera bianca. Nonostante alcune schermaglie nel finale, il trio di fuggitivi si è presentato compatto all’ultimo chilometro. Denz ha preso il rettilineo finale in testa e non l’ha più mollata lasciandosi alle spalle nell’ordine Skuijns e Berwick. Il gruppo maglia rosa, con all’interno tutti i big della classifica generale, ha chiuso a 8’19” dal tedesco. La top 10 rimane quindi immutata alla vigilia del tappone alpino di Crans Montana.
Il vincitore di tappa Nico Denz ha dichiarato in conferenza stampa: “Questo è il mio più grande successo. Ci sono andato vicino quando ho perso contro Matej Mohoric (secondo) a Gualdo Tadino nel 2018, ma non avevo mai vinto una gara come questa fino ad oggi. Lo sprint poteva sembrare facile, ma non è stato semplice arrivarci. Tutti i miei avversari erano forti in salita, soprattutto Berwick. Ero concentrato sul finale. Lo conoscevo bene. Lo strappo a 2 chilometri dall’arrivo era il punto chiave. Ho lanciato il mio sprint da lontano e sono riuscito a rimanere in testa fino alla fine.”
La Maglia rosa Geraint Thomas ha detto: “È stata una dura lotta per far sì che la fuga prendesse il via. Una volta partiti i trenta attaccanti, Ben Swift ha fatto un ottimo lavoro in pianura mentre Pavel Sivakov ha tenuto un buon ritmo in salita, facendo sì che la situazione fosse sotto controllo. La squadra ha subito un duro colpo ieri, ma ci siamo ripresi bene. Domani sarà il primo grande test. Dobbiamo adattarci alla corsa.”
La tappa di domani (Borgofranco d’Ivrea – Crans Montana)
Tappone alpino. Si risale la Valle d’Aosta fino al capoluogo dove inizia la lunghissima ascesa al Colle del Gran San Bernardo. Si corre su strade larghe e ben pavimentate per la quasi totalità della tappa. Dopo il Colle si affronta una lunga discesa fino a Sembrancher (30 chilometri) dove si devia verso Verbier e si scala l’inedita Croix de Cœur (15 chilometri al 9 per cento circa). Segue una discesa impegnativa la cui prima parte è a carreggiata ristretta, mentre la seconda larga e in ottimo stato è caratterizzata da 6 gallerie illuminate. Si percorre quindi la valle del Rodano (unico tratto perfettamente piatto della tappa) fino ai piedi della salita finale. Salita finale (13 chilometri al 7 per cento) su strada ripida nella prima parte con numerosi tornanti. Seconda parte meno pendente fino agli ultimi chilometri con una lieve discesa che immette nel tratto finale. Rettilineo finale di 300 metri in salita su asfalto largo 8 metri.