A Crans Montana il colombiano Einer Rubio conquista la tappa con uno scatto nel finale

Nell’ultimo chilometro ha lasciato sul posto i compagni d’avventura Thibaut Pinot e Jefferson Cepeda. Thomas ancora in rosa
Continua la serie di fughe vincenti al Giro d’Italia che, nella 13esima tappa, vede trionfare sul traguardo di Crans Montana il colombiano Einer Rubio. Il portacolori della Movistar Team è riuscito a beffare con uno scatto all’interno dell’ultimo chilometro i compagni d’avventura Thibaut Pinot e Jefferson Cepeda. I due, che lungo l’ascesa finale si erano più volte attaccati a vicenda, non sono riusciti a rispondere all’accelerazione del colombiano, al primo successo in un grande giro. Pinot, secondo, si poteva consolare con la leadership nella classifica della maglia azzurra. La maglia rosa Geraint Thomas chiudeva a 1’35” dal vincitore di oggi in un gruppetto che comprendeva gran parte dei favoriti per il successo finale anticipati di 6″ da Hugh Carthy.
Il vincitore di tappa Einer Rubio ha dichiarato in conferenza stampa: “È stata una giornata fantastica per me. Pinot e Cepeda sembravano più forti, dovevo giocare d’astuzia. Sono veloce ed esplosivo, quindi ho risparmiato le energie aspettando il momento giusto per attaccare. Ho chiesto al mio direttore sportivo come fosse l’ultimo chilometro ed è andato tutto come sognavo. Vivo in Italia dal 2017, ho imparato molto in questi anni. Avrei voluto provare anche a fare classifica, ma nella tappa di martedì sono stato paralizzato dal freddo e ho perso tanti minuti. Nei prossimi anni magari ci riproverò.”
La maglia rosa Geraint Thomas ha detto: “La tappa è stata accorciata, ma alla fine possiamo dire che è stata comunque una bella gara. È stato intenso il modo in cui abbiamo affrontato la seconda salita. C’è sicuramente posto per tappe lunghe nei grandi giri, ma il futuro è comunque quello di tappe più brevi e intense. Il vento contrario sull’ultima salita potrebbe aver frenato qualcuno, non ne sono sicuro. Roglic probabilmente è contento di avermi fatto tenere la maglia rosa per qualche altro giorno. Abbiamo tenuto la corsa sotto controllo ma volevamo comunque provare a raggiungere Hugh Carthy nel finale.”
La tappa di domani (Sierre – Cassano Magnago)
Tappa con una salita impegnativa all’inizio seguita da 150 chilometri tra discesa e pianura. Si scala il Passo del Sempione. Da segnalare diverse gallerie durante la discesa impegnativa che riporta in Italia. Prima parte dal confine fino al Lago Maggiore su strade ampie e rettilinee seguita dalla costiera del lago più articolata. Dopo Sesto Calende inizia il finale un po’ più nervoso, ma sempre su strade in buono stato. Si segnalano i consueti ostacoli alla velocità di circolazione nei centri abitati. Finale in gran parte dentro centri abitati con attraversamenti mediamente agevoli. Strade rettilinee con poche curve. Ultimo chilometro tutto in leggera salita poco sotto il 3 per cento. Rettilineo finale di 300 metri.
Foto LaPress per Rcs