La tappa di Bergamo parla americano con il successo di Brandon McNulty

Vittoria nella volata a tre con Healy e Frigo. Armirail sempre in maglia rosa in atteso del terzo arrivo in salita
Torna il sole sul Giro d’Italia ma non cambia il copione di una settimana quasi interamente ad appannaggio delle fughe da lontano. A Bergamo, in una giornata caratterizzata da una splendida cornice di pubblico, è arrivato il primo successo nella corsa rosa di Brandon McNulty, corridore statunitense dell’Uae Team Emirates che in passato si era imposto ne Il Giro di Sicilia 2019. Ad accendere la miccia sul Gpm di Roncola è stato Ben Healy, il quale non riusciva a fare la differenza come nella frazione di Fossombrone. Sull’irlandese si riportavano successivamente McNulty e Marco Frigo, neoprofessionista della Israel – PremierTech.
Healy e McNulty scollinavano insieme sull’ultima asperità di Colle Aperto a Bergamo Alta ma Frigo non demordeva rientrando sulla coppia di testa all’interno dell’ultimo chilometro. L’ex campione nazionale uinder 23 lanciava lo sprint in testa ma veniva superato ai 100 metri da McNulty, bravo a tenere a bada la rimonta di Healy. Il gruppo dei favoriti, regolato dalla maglia bianca Almeida, chiudeva a 6’53” con la maglia rosa di Bruno Armirail a 7’26”. Il transalpino arriva al secondo giorno di riposo con 1’08” su Geraint Thomas e 1’10” su Primoz Roglic. Martedì la corsa rosa ripartirà con il terzo arrivo in salita di questa edizione, posto ai 1642 metri di Monte Bondone.
Il vincitore di tappa Brandon McNulty ha dichiarato in conferenza stampa: “È stata una bella giornata. Finalmente le nuvole si sono allontanate, ma è stata una tappa difficile con molti saliscendi. È stata una battaglia. Healy ha lanciato un attacco formidabile sulla Roncola e non ero sicuro di poter rientrare. Ci siamo ricompattati e lui ha colpito ancora sullo strappo di Bergamo Alta. Stavo soffrendo, ma avevo abbastanza energie per lo sprint. Ho avuto qualche occasione di andare in fuga nei giorni scorsi ma oggi sono riuscito ad andare a segno. Pedalare tra due ali di folla è stato splendido, c’era un muro di gente. Anche se stavo soffrendo, il calore dei tifosi mi ha sospinto.”
La maglia rosa Bruno Armirail ha detto: “Il mio primo giorno in Maglia Rosa è stato eccezionale. Molte persone avrebbero volute essere al mio posto oggi. Con la squadra siamo riusciti a conservare la Maglia ma non è stato facile perchè i favoriti per la classifica generale hanno aperto il gas sull’ultima salita. Sapevo di non avere i mezzi per seguirli. Ho perso un po’ di terreno ma ho dato tutto fino alla fine. Avevo detto a Thibaut Pinot di non aspettarmi se mi fossi staccato. La terza settimana sarà molto complicata, da martedì in poi ci sarà grande battaglia tra i favoriti e vedremo un grande spettacolo”
La tappa di martedì
Tappa con la prima parte lungo la costa del Lago di Garda caratterizzata dalla presenza di oltre trenta gallerie di diversa lunghezza illuminate e ben pavimentate. Dopo Riva del Garda inizia la sequenza praticamente ininterrotta di salite che porta il dislivello totale della tappa sopra i 5000 metri. Si scala il Passo di Santa Barbara (12 chilometri oltre l’8 per cento medio), il Passo di Bordala (4,5 al 7 per cento circa) per entrare nella Valle dell’Adige e, superata Rovereto, in Vallarsa. Si scala la salita di Matassone (circa 13 chilometri al 5%) e immediatamente dopo Serrada (17 chilometri al 5.5%) per ritornare all’Adige attraverso Folgaria. Si affronta come ultima salita il Monte Bondone da Aldeno (20 chilometri al 6,8 per cento medio, 15 per cento massimo). Le strade sono tutte di larghezza media, con buona pavimentazione.
Ultimi chilometri in leggera ascesa (circa 4 per cento medio) con sede stradale in ottimo stato che dopo la località di Viote (2 chilometri circa) si allarga. Retta di arrivo di circa 300 metri.
Foto LaPresse per Rcs