Lo sprint di Caorle è di Dainese: il velocista più forte di ogni difficoltà

Seconda vittoria alla corsa in rosa, che non trova un principe della volata: secondo Milan, terzo Matthews
Alberto Dainese torna al successo al Giro d’Italia conquistando la Pergine Valsugana-Caorle a poco più di un anno da quella che era stata la sua unica vittoria nella corsa rosa in quel di Reggio Emilia. Il corridore del Team Dsm, nativo di Abano Terme, aveva sofferto lungo le salite degli ultimi giorni, chiudendo all’ultimo posto nella frazione di Bergamo. Oggi, in quella che rappresentava una delle ultime occasioni per gli sprinter, Dainese ha capovolto la classifica imponendosi in uno sprint serratissimo deciso al fotofinish su Jonathan Milan e Michael Matthews, che era stato il primo a lanciarsi ai meno 250 metri. Milan, al quarto secondo posto in questo suo debutto al Giro, mette una serie ipoteca sulla maglia ciclamino visto il vantaggio di 84 punti su Derek Gee a quattro tappe dalla fine.
Il vincitore di tappa Alberto Dainese ha dichiarato in conferenza stampa: “Non mi era mai capitato di vincere con un margine così ridotto. Sono rimasto teso finché non mi hanno detto che avevo vinto, è stata una liberazione. Forse è anche più bello vincere in questo modo. Abbiamo preso il comando a 2 chilometri dall’arrivo. Marius Mayrhofer ha fatto un lavoro enorme. Ero al vento un po’ troppo presto e il Team Jayco AlUla mi ha superato a velocità doppia, quindi il mio vero sprint è stato più per colmare il divario con loro che per vincere. Finora era stato un Giro molto difficile. Sono stato retrocesso il primo giorno in cui ho fatto lo sprint, da lì ho lavorato per i miei compagni di squadra. Mi sono anche ammalato nel giorno di riposo, ma ieri sera ho dormito bene e oggi finalmente ero in forma“.
La maglia rosa Geraint Thomas ha detto: “È stata una delle giornate più tranquille di questo Giro, almeno fino agli ultimi km. Il finale è stato caotico. Sono contento che i miei compagni di squadra abbiano controllato bene la situazione. L’importante era risparmiare più energie possibili per i prossimi tre giorni. Sia Primoz Roglic che Joao Almeida sono molto pericolosi. Entrambi sono forti a cronometro e ad essere sincero li temo entrambi. Venerdì sembra la frazione più dura. Grazie alla mia esperienza, ho la fiducia e la convinzione di poter vincere”.
La tappa di domani (Oderzo – Val di Zoldo)
Dopo un brevissimo avvicinamento si entra nel Cansiglio attraverso il Passo della Crosetta (11 chilometri al 7 per cento). Segue un tratto impegnativo tra discesa e saliscendi con numerose curve che immette nella valle del Piave che si risale fino a Pieve di Cadore. La corsa entra nella valle del Boite per scalare la Forcella Cibiana (9,6 chilometri all’8 per cento) e entrare quindi nella Val di Zoldo per la salita finale. Ultimi 15 chilometri in Val di Zoldo con due Gpm. Il primo di Coi scollina a circa 5 chilometri dall’arrivo e presenta in salita pendenze che sfiorano il 20 per cento e strada in parte ristretta con pavimentazione in buono stato. Dopo una breve discesa si entra negli ultimi 3 chilometri al 6 per cento circa che con una sequenza di 8 tornanti immettono nel rettilineo di arrivo (lunghezza 300, larghezza 7 metri).