Giro Next Gen, sullo Stelvio vittoria con dedica a Gino Mader per Jan Christen

A soli 18 anni ha domato le salite della Possagno-Pian del Cansiglio. Staune-Mittet mette il sigillo sulla maglia rosa
Il tappone del Giro Next Gen va ad uno dei corridori più giovani in corsa, Jan Christen, che a soli 18 anni doma le salite della Possagno-Pian del Cansiglio commuovendosi dopo l’arrivo nel ricordo del suo connazionale e amico Gino Mader. Christen, in compagnia di Luca Cretti e Francesco Busatto, ha attaccato in fondo alla discesa del Nevegal partendo all’inseguimento di Gil Gelders. Staccato Busatto, Christen e Cretti si riportavano sul vincitore di Cherasco a 1 chilometro dal Gpm di Malga Cate. Lungo la discesa il corridore elvetico finiva a terra, rientrando sui compagni d’avventura sulle prime rampe dell’ultimo Gpm di Campon. Dal gruppo inseguitore si muovevano i colombiani Umba e Gomez ma i loro attacchi venivano prontamente rintuzzati dalla maglia rosa Staune-Mittet che, a 8 km dall’arrivo, rompeva gli indugi sbarazzandosi di tutti i suoi rivali. Con il norvegese in pericoloso avvicinamento, Christen decideva di lanciare l’attacco a 5 chilometri dall’arrivo chiudendo in solitario, con le dita rivolte verso il cielo, sul traguardo di Pian del Cansiglio. Staune-Mittet, secondo a 13″, consolidava la leadership in classifica generale dove ora comanda con 47″ su Rafferty e 2’02” sulla new entry Wilksch. Oltre alla maglia rosa e alla maglia azzurra, Staune-Mittet passa al comando anche della classifica della combinata a 135 chilometri dalla fine del Giro Next Gen.
Il vincitore di tappa Jan Christen ha dichiarato in conferenza stampa: “Voglio dedicare questa vittoria a Gino Mader. Era un mio caro amico e conosco bene la sua famiglia. Forse è stato lui a darmi la forza di attaccare oggi. Ho corso per lui, ed era a lui che pensavo ogni volta che guardavo il tatuaggio che ho sul braccio (una croce). Oggi il piano iniziale era di sostenere Darren Rafferty per la classifica generale, ma lui mi ha dato il via libera e sono riuscito a raggiungere la testa della corsa. Purtroppo sono scivolato in discesa, ma questo non ha influito molto sulla mia performance. Prima della caduta c’è stato un momento, quando avevamo 3′ sul gruppo di Staune-Mittet, in cui ho pensato anche alla maglia rosa. È comunque un grande risultato.”

La maglia rosa Johannes Staune-Mittet ha detto: “È stata una giornata molto dura, ma sono riuscito comunque a dimostrare di essere il corridore più forte. Domani dobbiamo rimanere concentrati e fare attenzione, ma siamo in una buona posizione per conquistare la Maglia Rosa finale. I miei compagni di squadra sono stati fantastici, abbiamo fatto un grande Giro. C’è una generazione di giovani corridori forti che sono già nel World Tour, vedremo tra un paio d’anni come andrà la mia carriera.”

La tappa di domani (Tavagnacco – Trieste)
Tappa di chiusura del Giro Next Gen 2023. Partenza da Tavagnacco (Cavalicco), città di Enzo Cainero, e prima parte lievemente ondulata lungo le morene udinesi. Si passa da Pagnacco, Buja, Tarcento per proseguire nella zona dei vini di Nimis, Attimis, Faedis fino alla piana Cividalese. Nella provincia di Gorizia il passaggio è segnato dalla Grande Guerra con il Monte San Michele e il sacrario di Redipuglia per poi entrare nella provincia di Trieste attraverso la strada “alta” di Aurisina e Santa Croce. Breve picchiata verso la costa e volata finale della tappa e del Giro davanti a Piazza Unità d’Italia e al Molo Audace.
Leggera discesa fino ai 2 chilometri dall’arrivo dove la corsa percorre una breve rampa impegnativa per raggiungere la strada costiera. Ultimi chilometri completamente pianeggiante fino alla linea di arrivo.