Giro d’Italia, Benjamin Thomas conquista la tappa di Lucca a sorpresa dopo una fuga
Il ciclista francese ha tagliato per primo il traguardo davanti agli spalti delle Mura. Pogacar resta in rosa
Il grande giorno è arrivato ed è stato uno spettacolo. Dopo 39 anni il Giro d’Italia, la corsa a tappe per ciclisti professionisti fra le tre più famose e storiche del mondo, è tornata a Lucca. A vincere la quinta tappa, a sorpresa dopo una fuga, è stato Benjamin Thomas (Cofidis).
Il gruppo, a dire il vero, ha provato troppo timidamente (e con fatica) a recuperare su quattro fuggitivi e alla fine non ci è riuscito. Il francese della Cofidis ha poi battuto in volata Valgren e ha tagliato per primo il traguardo davanti agli spalti delle Mura: terzo l’italiano Andrea Pietrobon, che è andato vicino al colpaccio senza riuscirci. La tappa di Lucca, che si pensava destinata ai velocisti, è stata quindi decisa da una fuga. Tadej Pogacar (Uae Team Emirates) rimane in maglia rosa di leader della classifica generale.
Quello di oggi è stato un arrivo di tappa nella città dell’ex ciclista (e campione del mondo) Mario Cipollini, come è stato ricordato in diretta su Rai 2: “Un arrivo nella città di Mario Cipollini, a Lucca – hanno ricordato i telecronisti della Rai – che detiene il record di vittorie (ben 42 ndr) al Giro d’Italia e che difficilmente verrà battuto. Fa un certo effetto vedere un solo toscano partecipare a questo Giro d’Italia (Simone Velasco dell’Isola d’Elba ndr). Non ci sono più toscani”. Ricordati, in diretta, anche Ivano Fanini e Michela Fanini: “Due grandissimi del nostro ciclismo”.
Grande l’impegno per la realizzazione dell’evento, anche economico, del Comune di Lucca, che ha fortemente voluto avere questo appuntamento nell’anno del centenario della morte di Giacomo Puccini. Proprio al maestro sono state dedicate la tappa di arrivo di oggi (8 maggio) e la partenza di quella del giorno successivo, da Viareggio, che l’anno scorso fu invece sede di arrivo di una frazione. Durante la diretta su Rai Due è stato proprio ricordata la figura del maestro Puccini e la sua grande passione per la bicicletta mentre sullo sfondo si sono susseguite le immagini delle bellezze della città: dalle Mura fino a Torre Guinigi. Un’occasione per ricordare anche il Lucca Summer Festival e i grandi appuntamenti musicali a Lucca. Non solo: anche il Lucca Comics & Games e la mostra di Kopinski.
Insomma, una tappa che è stata un’occasione per promuovere il territorio. In collegamento da Lucca anche il direttore della fondazione Giacomo Puccini Luigi Viani: “La bicicletta era una grande passione di Puccini e siamo orgogliosi di ospitare il Giro. Il 28 giugno ci sarà un bellissimo concerto con il Maestro Riccardo Muti, un fiore all’occhiello in occasione del centenario”.
Una tappa, quella con arrivo a Lucca, che ha visto diverse brutte cadute tra cui quella di Christophe Laporte. Il campione europeo ha perso il controllo della bicicletta su un tombino ed è finito per terra abbastanza pesantemente. Il ciclista, acciaccato, è riuscito però a ripartire con diverse ferite.
Il percorso della tappa. Per arrivare a Lucca da Genova i ciclisti sono passati da Pietrasanta sulla statale 439, per poi prendere la provinciale 1 a Capezzano Pianore, attraversare Camaiore, sede di un traguardo volante, salire il Montemagno, seconda asperità di giornata dopo il Monte Bracco in provincia della Spezia (gran premio della montagna di quarta categoria).
Sempre sulla via per Camaiore i ciclisti sono entrati quindi nel territorio di Pescaglia (altra località pucciniana) passando per San Martino in Freddana per arrivare a Monte San Quirico. Da qui sono iniziati gli ultimi chilometri della prova. Poi Borgo Giannotti, quindi la svolta verso l’ultimo tratto di via Matteo Civitali e l’imbocco dei viali di circonvallazione in senso antiorario: viale Carlo del Prete, rotonda di viale Europa e arrivo in viale Carducci proprio davanti agli spalti delle Mura.
Qui la vittoria di Benjamin Thomas: a premiare il ciclista francese è stato l’assessore allo sport del comune di Lucca Fabio Barsanti. A premiare la Maglia Rosa (e Maglia Azzurra), il fenomeno Tadej Pogacar, è stato il sindaco Mario Pardini. A premiare la Maglia Ciclamino, Jonathan Milan, è stato l’assessore ai lavori pubblici Nicola Buchignani.
La fuga è partita sul traguardo volante di Ceparana, provincia della Spezia, dopo 104 chilometri di gara. Protagonisti 4 corridori: Benjamin Thomas, Enzo Paleni, Michael Valgren e Andrea Pietrobon. Il quartetto è andato avanti in maniera affiatata riuscendo a conquistare e a mantenere un vantaggio di oltre un minuto fino alle battute finali, dividendosi equamente i traguardi intermedi: a Pietrobon (Team Polti) l’Intergiro, a Valgren il Gpm di Montemagno, a Thomas il traguardo volante di Camaiore. Quando si è capito che il treno della Trek, che aveva l’incarico di ricucire lo strappo per la volata della maglia ciclamino Jonathan Milan non ce l’avrebbe fatta, ha tentato lo scatto solitario Andrea Pietrobon, ripreso a 30 metri dall’arrivo. A vincere in volata, per la gioia dei suoi compagni di squadra, è stato Benjamin Thomas. A Milan la ‘consolazione’ di far sua la volata del gruppo.
Le dichiarazioni dopo l’arrivo
Il vincitore di tappa Benjamin Thomas, subito dopo l’arrivo, ha dichiarato: “È stato come un lungo inseguimento su pista. Nel finale ogni strappo era preso a tutto gas. A tre chilometri dall’arrivo, con 50 secondi, ho iniziato a pensare che potevamo puntare alla vittoria. Avevamo anche il vento a favore. Nell’ultimo chilometro mi sono ricordato di Carcassonne, dove ho mancato la vittoria in condizioni simili, e ho pensato che forse oggi sarebbe stato il mio giorno. Ho rischiato di perdere quando Andrea Pietrobon ha attaccato. Forse era destino conquistare la mia prima grande vittoria in Italia, dove vivo, e sono contento di aver ottenuto il primo successo per la Cofidis. Ho visto i miei compagni di squadra molto felici”.
“Vivo in Italia da sette anni e sono felice di aver ottenuto la mia prima grande vittoria su strada qui – ha aggiunto Benjamin Thomas -. Onestamente, mi ero segnato alcune tappe in cui attaccare, ma non questa. Ho seguito il mio istinto e ho chiesto in gruppo se qualcuno voleva seguire la mia azione. Michael Valgren era pronto, così come Enzo Paleni. Abbiamo interpretato l’azione come fosse un inseguimento a squadre su pista, ci siamo dati cambi regolari, ma non credevo che ce l’avremmo fatta. Nel ciclismo mi piace giocare, altrimenti avrei già smesso. All’arrivo il mio gesto era un omaggio alla canzone Zitti e buoni dei Maneskin. E’ il primo successo stagionale del mio team, è stato bello vederli tutti felici all’arrivo”.
La maglia rosa Tadej Pogacar ha detto: “Oggi è stata una giornata interessante. L’ultima ora è stata molto veloce con un arrivo molto teso. La fuga è rimasta davanti perché è nata tardi e nessuno è riuscito a ricucire. Domani sarà una tappa da percorrere con attenzione per non perdere tempo. mi aiuta il fatto di conoscere alcuni settori della Strade Bianche. Ma non sarà simile a ciò che vediamo a marzo, la vedo piuttosto come una tappa con piccole trappole, per la quale bisogna essere ben preparati e in questa squadra lo siamo. Siamo pienamente concentrati sull’obiettivo. Devo dire che mi piace molto trascorrere il mese di maggio al Giro d’Italia e, se finisse così, sarei molto felice”.”.
“È stato un bellissimo sogno – ha detto Andrea Pietrobon, sconfitto per un soffio – Quando io non avevo gambe, devo giocare d’astuzia, ho provato a giocare le mie carte nel finale, peccato, ma va bene così. Ho pensato ‘sto per vincere una tappa al Giro’, ma ho dato tutto, di più non riuscivo a dare”.
L’ordine d’arrivo
1 – Benjamin Thomas (Cofidis) – 178 chilometri in 3h59’59”, media di 45.003 chilometri orari
2 – Michael Valgren (Ef Education – EasyPost) s.t.
3 – Andrea Pietrobon (Team Polti Kometa) s.t.
Le maglie ufficiali
Maglia Rosa, leader della classifica generale: Tadej Pogacar (Uae Team Emirates)
Maglia Ciclamino, leader della classifica a punti: Jonathan Milan (Lidl-Trek)
Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna: Tadej Pogacar (Uae Team Emirates)
Maglia Bianca, leader della Classifica Giovani: Cian Uijtdebroeks (Team Visma | Lease a Bike).
Statistiche
Benjamin Thomas ha ottenuto la prima vittoria dell’anno per la Cofidis, unico team WorldTour senza vittorie fino ad oggi. L’ultima vittoria era l’undicesima tappa della Vuelta 2023, con Jesus Herrada.
Domani la tappa Torre del Lago – Rapolano Terme
Il percorso. Tappa impegnativa caratterizzata particolarmente da tre settori sterrati per un totale di quasi 12 chilometri. I primi due sono in comune con la Strade Bianche, il terzo è inedito. Prima parte pianeggiante nell’entroterra pisano fino Volterra. Entrati nel Senese si affronta il settore sterrato di Vidritta che, rispetto alla Strade Bianche è lungo 2 km in più e si connette, a meno di poche centinaia di metri di asfalto, al tratto di Bagnaia. Quest’ultimo presenta pendenze fino al 15 per cento e, a Grotti, il secondo gran premio montagna di giornata. Prima di Asciano si percorre il terzo settore di Pievina che si svolge prevalentemente in cresta con continui brevi saliscendi. Finale molto impegnativo con il muro di Serre di Rapolano.
Gli ultimi chilometri
Ultimi chilometri articolati con curve e saliscendi. Da segnalare a circa 5 chilometri dall’arrivo lo strappo di Serre di Rapolano che presenta nel finale pendenze fino al 20 per cento. Retta finale di 450 metri su asfalto larghezza 6 metri pendenza attorno al 6 per cento.