Giro della Toscana femminile, la lituana Rasa Leleivyte vince la tappa a Serravalle foto

Alle sue spalle l’italiana Elisa De Vallier e la belga Margot Vanpachtenbeke. Domani la tappa dedicata a Michela Fanini

Successo di forza per la lituana Rasa Leleivyte nella prima tappa in linea del Giro della Toscana. Una vittoria, quella della portacolori di Aromitalia Vaiano fortemente voluta e studiata nei minimi particolari, lei che conosce il percorso vivendo in zona da molti anni.

La Leleivyte, che vinse sullo stesso traguardo anche nella scorsa stagione, ha sferrato l’attacco decisivo nell’ultimo tratto di salita verso il traguardo di Serravalle; trecento metri (poco più) affrontati tutto d’un fiato con le avversarie che si sono dovute incolonnare alle sue spalle. La Leleivyte, lo ricordiamo, perse il Giro di Toscana edizione 2023 per due soli secondi e dopo un provvedimento della giuria arrivato al termine dell’ultima frazione. Evidentemente Rasa punta a rifarsi con gli interessi.

Alle sue spalle, a diretto contatto, si sono classificate l’italiana Elisa De Vallier, giovane molto promettente del 2004 (portacolori della Top Girls Fassa Bortolo) e la belga Margot Vanpachtenbeke che, grazie alla buona prova nella crono di giovedì e agli abbuoni, è diventata la nuova leader della classifica generale, con la Leleivyte a due soli secondi di distanza. La corsa, a parte un tentativo a due (promosso dalla tedesca Marie Lagershausen e dall’ucraina Darina) durato alcuni km e terminato ai piedi dell’ascesa finale, si è svolta a buon ritmo ma senza particolari sussulti. Notevole la presenza di pubblico nonostante il gran caldo e il giorno feriale agostano.

Soddisfatti della bella giornata di sport sia il sindaco di Quarrata Gabriele Romiti che quello di Serravalle P.se Piero Lunardi. “Bella corsa e suggestivo percorso – ha sottolineato il patron del Giro Brunello Fanini – ancora una volta l’aver scelto questa tappa e questo tracciato si è dimostrata una scelta azzeccata”. Da sottolineare anche l’inaugurazione della mostra 1935-1985 50 anni di ciclismo a Quarrata. L’esposizione riguarda sia i ciclisti locali che sono arrivati al professionismo che quelli delle altre categorie… e poi i meccanici, i dirigenti, gli amatori, le donne in bicicletta e il ciclocross. Foto, magliette, bici e filmati d’epoca che possono essere visti nei locali della “Civetta” fino all’ 8 settembre.

La cronaca

Prima parte di gara senza grossi sussulti. Gli unici scossoni sono arrivati dai Traguardi Volanti e, soprattutto, dal “traguardo Michela”, quello che regala secondi (3”, 2”, 1”) per la classifica generale. Non a caso quest’ultimo, posto sotto il murale che ricorda Franco Ballerini, è stato conquistato dalla vincitrice del cronoprologo di giovedì l’olandese Scarlett Souren davanti a Katarzyna Wilkos (Pol) e alla tedesca Hanna Kurz.

I traguardi volanti sono stati vinti da: Lara Crestanello (Ita, Btc Ljubiana Zhiraf) il primo e dalla polacca Wilkos. Più movimentata la parte finale della corsa con il tentativo della coppia formata dalla tedesca Marie Lagershausen e dall’ucraina Darina Nahuliak arrivate ad avere un vantaggio massimo di 21”. Il treno della Fenix Deuceninck ha permesso al gruppo delle migliori di riunirsi e di preparare il gran finale.

La tappa di domani

All’interno del Giro della Toscana Internazionale Femminile, c’è una tappa che più di ogni altra rende ancor più vivo il ricordo di Michela Fanini: è la seconda quella che si corre sulle strade di casa sua da Segromigno Piano a Segromigno Piano di 117 chilometri.

Una giornata particolare che si aprirà con la manifestazione Lo Sport per la Vita, gara podistica non competitiva (partenza alle 9). Da ricordare che, nonostante la sua giovane età, Michela Fanini era già iscritta all’Aido e che al momento della disgrazia furono donati alcuni suoi organi. Ci sarà poi, in distribuzione (ma con numero limitato) la maglietta celebrativa in ricordo di Michela Fanini a 30 anni dalla sua scomparsa. Poi si proseguirà con la messa in sua memoria e in memoria di mamma Giulietta (Chiesa di Segromigno Piano alle 10) e infine con la visita dell’intera carovana alla tomba di famiglia pochi secondi prima del via ufficiale.

Momenti di grande emozione nel rispetto di una atleta, Michela, che in pochi anni della sua comunque straordinaria carriera, aveva già portato in alto un settore, quello del ciclismo femminile, fino a quel momento poco conosciuto. Michela, che terminò precocemente il suo cammino (a soli 21 anni), in poco tempo da professionista aveva già vinto un campionato italiano, un Giro d’Italia, una medaglia di bronzo ai mondiali in Norveglia e diverse tappe al Tour de France. Ma purtroppo c’è di più visto che quest’anno all’appello mancherà anche la mamma Giulietta, moglie di Brunello.

La frazione, insidiosa nel finale, prenderà il via proprio da piazza Michela Fanini alle 13 e lì arriverà intorno alle 16. Il percorso, quasi interamente pianeggiante, si snoderà lungo alcune delle strade più importanti dei comuni della Piana lucchese come Capannori e Porcari. La sorpresa, che potrebbe cambiare i connotati alla classifica generale, arriverà nel finale quando a pochissimi chilometri dal traguardo la strada si impennerà per salire fino a Valgiano (a poco più di 6mila metri dallo striscione d’arrivo). Strappo impegnativo e discesa molto tecnica che, sicuramente, metterà a dura prova le aspiranti Granduchesse di Toscana.

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