Arpat certifica: buona la qualità delle acque di balneazione in Provincia

Durante la stagione balneare (maggio-settembre) 2015, Arpat ha effettuato 1.693 campionamenti delle acque di balneazione costiere. Di questi 66 sono risultati superiori ai limiti stabiliti dalla legge. Nel 96% dei casi le acque sottoposte a controllo sono risultate rispettare i limiti di legge, e questa percentuale arriva al 98,7% se si considerano solamente quelli programmati.
Si può quindi affermare che complessivamente la qualità delle acque di balneazione della Toscana è molto buona. Ed infatti, la classificazione delle 259 aree di balneazione costiera (effettuata sulla base dei risultati dei controlli degli ultimi 4 anni) indica che il 91,1% delle aree, relativamente al 97,2% dei chilometri di costa, la qualità delle acque di balneazione risulta eccellente. 

Per quanto riguarda la zona costiera della Provincia di Lucca, il dato medio parla di qualità delle acque “buon” (un gradino sotto “eccellente” nella speciale classifica). Nei quattro Comuni interessati dall’indagine, ovvero Viareggio, Camaiore, Forte dei Marmi e Pietrasanta, sono molte le punte di eccellenza (ben 14 zone con il bollino migliore), mentre l’unica zona definita “sufficiente” è qualla a sud e alla foce del Fosso dell’Abate. Risulati importanti dunque, capaci di far ben sperare per il futuro, ma l’agenzia non intende accontentarsi: il 3 dicembre scorso, in occasione di un convegno svoltosi a Viareggio, sono state avanzate proposte operative per la prossima stagione balneare. Tra i punti da portare avanti ecco quindi l’analisi di dettaglio su tutti i possibili punti di immissione a mare di acque contaminat, la valutazione dell’effetto di fattori ambientali su ciascuna area critica e una procedura concordata a livello regionale per passare dalla segnalazione all’adozione di misure per prevenire o limitare i rischi per la salute pubblica e per la diffusione delle informazioni.