Il Pd insiste: “Carnevale, grave che il sindaco non abbia ancora incontrato i carristi”

18 dicembre 2015 | 08:53
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Il Pd insiste: “Carnevale, grave che il sindaco non abbia ancora incontrato i carristi”

“Noi crediamo la difficilissima situazione in cui versa la città richieda da parte del sindaco un atteggiamento diverso, non proteso allo scontro continuo, con tutto e tutti, ma alla collaborazione e al confronto. La rinascita di Viareggio, lo abbiamo sostenuto in campagna elettorale e ne siamo tuttora convinti, passa anche dal coinvolgimento della società civile, delle associazioni, del volontariato, del civismo che Viareggio è in grado di mettere in campo”. Così il Pd della Versilia torna a parlare del Carnevale di Viareggio.

“E’ grave – si legge in una nota – che il sindaco, ricevute ben sette lettere di richiesta di incontro, non abbia trovato mezz’ora di tempo, in tre mesi, per incontrare i carristi e, quando questi giustamente protestano, e chiedono lumi sul futuro di una manifestazione decisiva per l’immagine della città come il Carnevale, addirittura minacciare querele. E’ giusto, a nostro avviso, che la amministrazione dia direttive per il rifacimento di verande più eleganti e più consone al livello di offerta turistica al quale la Passeggiata di Viareggio si deve porre. Tuttavia sarebbe sbagliato non ascoltare le associazioni dei commercianti che chiedono a gran voce sia dato loro il tempo necessario a fare gli investimenti che servono. Si capisce poco il senso di far saltare ogni trattativa con i dipendenti comunali per difendere una delibera di giunta tecnicamente sbagliata, che attribuiva alla giunta stessa poteri che spettano invece, per legge, ai dirigenti. Dopo cinque mesi di contrasti la delibera viene ritirata dalla stessa Giunta la quale, però, non vuole ammettere lo sbaglio e motiva l’annullamento con il fatto nuovo del fallimento della Patrimonio. Va ricordato però – osserva il Pd – che alla assemblea dei soci della Patrimonio l’unico socio, il Comune di Viareggio in persona del suo sindaco, dette mandato al liquidatore di chiedere il fallimento. Prima chiedi il fallimento della Patrimonio e poi, tre mesi dopo che ti hanno accolto la domanda, dici che si è verificato un fatto nuovo? Capiamo che chi si è dato da solo la patente di autorevole oggi abbia difficoltà a spiegare di avere sbagliato a adottare una delibera di decisiva importanza per l’assetto della macchina comunale, e di avere perso cinque mesi in inutili litigi. Ma siccome ‘nessuno è nato imparato’ un pochino di umiltà e di disponibilità al dialogo farebbe bene a tutti. Soprattutto alla città, che ha bisogno di persone che sappiano decidere, ma dopo avere ascoltato e dialogato”.