
Nuovo volto per la passeggiata di Viareggio: basta incuria, pressappochismo e fai da te. Da oggi gli arredi dovranno seguire linee guida precise, determinate di concerto fra amministrazione, soprintendenza ed esercenti. Il consiglio comunale si è infatti espresso positivamente sulla delibera e sul regolamento presentati dall’assessore Valter Alberici che regolano i così detti dehors, stabilendo misure, forme e colori di pedane, tavoli e coperture.
“Un segnale forte – commenta il sindaco Giorgio Del Ghingaro – che arriva dopo 20 anni di stagnazione. La passeggiata è un patrimonio artistico di tutti – commentano dalla maggioranza -. Era prioritario intervenire prima possibile per dare un nuovo volto al salotto buono della città: per troppo tempo si è atteso, adesso è arrivato il momento di andare avanti”. Proprio intorno al concetto di attesa è ruotata l’opposizione della minoranza che aveva chiesto più tempo per procedere ad una nuova analisi del regolamento.
“L’unica proposta che viene dalla minoranza è quella di rimandare – ha commentato il sindaco Giorgio Del Ghingaro -: sono anni che rimandano e guardate la condizione della città. Bisogna cominciare a prendere delle decisioni e assumersi responsabilità. Dobbiamo andare avanti, sentendo tutti, mettendoci ai tavoli, recependo il lavoro delle altre amministrazioni. Sono anni che si discute di questo regolamento. Io credo sia il caso di mettere a posto la nostra passeggiata e di farlo prima dell’estate. Perché i turisti possano trovare una città più ordinata e più bella”.
“Un regolamento – ha detto l’assessore Alberici – atteso da più di 20 anni: un atto già discusso con la giunta Lunardini e portato avanti in maniera egregia dal vicesindaco Romanini, della giunta Betti”.
In linea generale saranno ammessi come copertura solo ombrelloni di colore bianco, o panna, e tavoli coordinati con le sedie, di forma e materiali ben precisi. Tutte le pedane inoltre, dovranno essere allineate l’una a l’altra e non potranno essere profonde più di 5 metri e 60. Vietate poi le fioriere a delimitare il suolo pubblico occupato: fiori e piante potranno essere usati solo come ornamento e, proprio per questo, mantenuti in buono stato dagli esercenti. Per eventuali balaustre saranno ammessi cavetti in acciaio di tipo nautico sostenuti con dei pilastri in tono con l’arredo, e pannelli paravento in vetro. Vietata infine ogni forma di messaggio pubblicitario sugli arredi. Le strutture non potranno essere ancorate a terra in nessun modo e non dovranno occupare i marciapiedi. La data entro il quale portare a termine i lavori di riqualificazione sarà il 31 maggio 2016, così come da emendamento presentato dalla maggioranza e approvato con 16 voti a favore e 4 contrari. E’ stato poi accolto un emendamento costruito sulle basi delle indicazioni dei gruppi consiliari di maggioranza, Pd e Forza Italia (a favore 19, contrari 1).
Nel dettaglio: saranno ammessi impianti di riscaldamento amovibili certificati secondo le norme Ce e collocati in modo da non costituire intralcio o pericolo e che non sporgano dai dehors. Saranno ammessi anche i pannelli scorrevoli laterali, sempre in vetro, ovviamente, fermo restando il consenso della soprintendenza e in ogni caso installati entro i tempi previsti dalla delibera.
“Abbiamo approvato delle linee guida scaturite da un dialogo serrato con la soprintendenza e le parti interessate e che consentono agli esercenti di avere degli indirizzi precisi. Abbiamo accolto tutte le richieste delle categorie interessate: aumento dell’utilizzo del suolo pubblico, pannelli che arrivano fino a 2metri e 20 e molto altro ancora. Mi si dice che gli arredi non siano adeguati al clima notoriamente ‘rigido’ di Viareggio: bene questi arredi sono gli stessi adottati anche a Trieste, e credo che il vento là non manchi. Ad oggi in Passeggiata regna l’anarchia – conclude l’assessore -: non potevamo permettere che ognuno continuasse a fare quello che gli pare”.
La delibera è stata approvata con 16 voti a favore (maggioranza e Pd) e 6 contrari (Lega Nord, Forza Italia e Movimento dei cittadini per Viareggio e TdL).
Il commento di Alessandro Santini
“Che ora l’amministrazione Del Ghingaro non provi a dire che l’opposizione non collabora. Ci abbiamo provato in ogni modo, con la delibera sul “piano verande” della Passeggiata, ma anche questa volta abbiamo ricevuto solo l’indubbia conferma che è la maggioranza, a non volere dialogo e collaborazione con il resto del consiglio comunale e la parte di città che qui è rappresentata”. Così il consigliere di Forza Italia, Alessandro Santini, che prosegue: “Avevamo discusso e approvato – prosegue Santini – alcuni emendamenti proposti dai consiglieri di maggioranza perché, a giudizio mio e dei colleghi di opposizione, avrebbero giovato al complicato (ma doveroso) percorso che la delibera prodotta dalla giunta del sindaco pro tempore Giorgio Del Ghingaro proponeva per le attività del lungomare, con la ristrutturazione dei dehors in un’ottica di omogeneità e decoro. Avevo spiegato, portando come esempio il Comune di Camaiore che ho amministrato e in cui lavoro, che un’operazione del genere, tecnicamente ed economicamente, non può essere portata a compimento in meno di 5 mesi, che è la tempistica imposta dalla giunta ai commercianti della passeggiata”.
“Per questo avevo richiesto, con un emendamento – conclude – di spostare al 31 dicembre 2016 (quindi 8 mesi in avanti) il termine ultimo per adeguarsi alle nuove disposizioni. Proposta inspiegabilmente bocciata, lavoro di un’intera mattina gettato alle ortiche e delibera approvata (al solito) a maggioranza (16-6) che si è presa la responsabilità di infliggere un colpo durissimo, spero non mortale, al commercio della passeggiata di Viareggio. Perché si pretende che le attività del lungomare, alcune già in difficoltà per i canoni d’affitto alti e altre con contratti in scadenza (e dunque nell’impossibilità di sapere se li avranno rinnovati o meno e a quale prezzo), entro l’1 aprile 2016 abbiano un progetto pronto, soldi per pagarlo (servono 1100-1200 euro al metro quadro per le pedane) e lavori conclusi per le nuove verande. Se questo è fare il bene di Viareggio…”