Smog e inquinamento, il comitato di via Matteotti incalza il Comune

5 gennaio 2016 | 11:50
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Smog e inquinamento, il comitato di via Matteotti incalza il Comune

Smog a Viareggio, il comitato Via Matteotti torna a sollecitare al Comune un confronto sulle questioni del traffico, dei parcheggi, dell’inquinamento dell’aria e delle antenne di telefonia. “Ci siamo dimenticati che tutti noi siamo di passaggio, che l’ambiente e il territorio, non ci appartengono e abbiamo il diritto dovere di renderlo migliore per chi verrà dopo di noi, se vogliamo che ci sia un domani”, spiega per il comitato Daniele Cinquini. “Il Movimento No Silos No Smog, attivandosi ad agosto 2015, con una petizione ha raccolto ben 700 firme – ricorda il comitato -. I cittadini che hanno firmato non vogliono le auto in centro a causa dell’inquinamento e di conseguenza neppure i parcheggi a silos o interrati. Il movimento No Silos aveva chiesto ripetutamente incontri con l’assessore Pesci, tuttora disattesi, incontri che volevano creare una fase di riflessione sulle questioni del traffico e dei parcheggi, sullo smog e altre fonti”.

“Dalle nostre richieste di ottobre – va avanti Cinquini – emergeva la necessità del pericolo da smog e delle polveri sottili, come poi è accaduto non solo a Viareggio ma addirittura in tutta Italia. E meno male che madre natura è intervenuta con la pioggia e i livelli si sono sensibilmente abbassati, ma purtroppo il fenomeno non si esaurisce qui ed è destinato a ripetersi, se non saranno presi provvedimenti radicali.
E allora chiediamo al sindaco e a Arpat, perché le centraline in città non sono attive? Come mai funziona solo quella al Marco Polo? A tutela dell’ambiente perché non si è fatto come i sindaci di Lucca o Pisa, che hanno un controllo costante e hanno comunicato i dati ai cittadini? Eppure questi valori devono essere divulgati ai cittadini perché oltre ad essere un diritto sancito dalla legge, sono necessari per intervenire ad abbattere o ridurre gli effetti nocivi dello smog”.
“Altra questione e non di poco conto, per l’ambiente e l’intera città, è l’inquinamento da elettrosmog – prosegue Cinquini -: c’è stata la mozione consigliare approvata ad unanimità, che ha dettato delle chiare linee di indirizzo, ma al momento non ci pare che la giunta abbia intenzione di recepirla. L’atteggiamento distaccato che ha con i cittadini, sulle grosse questioni ambientali, danno da pensare e riflettere, viene meno il proposito all’indomani dell’insediamento di Del Ghingaro, che dichiarò di essere disponibile ad accogliere le istanze e la collaborazione dei comitati ecommissione per il bene comune dell’ambiente dei suoi cittadini. Perché non abbiamo ancora ricevuto risposte chiare e precise alle nostre istanze? Se non ci sarà entro il 31 gennaio, un provvedimento cautelativo di sospensione temporanea da parte del Comune, sulle richieste avanzata dei gestori lo scorso 30 ottobre, questi installeranno altre nuove antenne sul nostro territorio già fortemente saturo dalla propagazione delle onde elettromagnetiche, con ulteriore aggravio per l’ambiente e la salute di bambini, soggetti più a rischio, confermati dalla comunità scientifica. Non ci stancheremo mai di dirlo: dal marzo 2014 il Comitato via Matteotti, oltre a denunciare uno stato di pericolo raccolse con una petizione in due mesi ben 1000 firme dove allora si chiedeva di togliere l’antenna Vodafone sul sito di via Matteotti già fortemente inquinato e iniziare le procedure per la bonifica del sito sensibile di Rfs di via Matteotti, dalla centrale elettrica e i cavi dell’alta tensione”. Ma si chiedeva anche “l’impegno formale – si legge nella nota del comitato – e la certezza che sia fatto l’incarico ad una ditta del settore, per redigere il nuovo piano della telefonia mobile e il regolamento per tutelare l’ambiente e riprendere subito le trattative del tavolo tecnico per il nuovo piano”.