Conti (Pd): “Perdura il caos tallio, triste record per Pietrasanta”
Il consigliere comunale Pd Nicola Conti interviene oggi (8 gennaio), con una nota, sulla questione Tallio a Pietrasanta. Ecco le sue parole: “Ormai ci siamo: per alcune famiglie di Pietrasanta, tra la zona del Pollino e di Cannoreto, il divieto per l’utilizzo di acqua potabile perdura ormai da oltre sei mesi, un triste record che per Cannoreto in particolare è destinato ad aumentare nell’indifferenza di molti. I residenti della zona sono costretti puntualmente a chiamare Gaia per il rifornimento della cisterna di acqua che sistematicamente lasciano a secco. Eloquente la scritta apparsa sulla cisterna di Cannoreto che lascia trasparire le frustrazioni e i disagi quotidiani.
Ma ultimamente il connubio tra Gaia e Comune è a dir poco preoccupante: siamo passati da un clima di guerra fredda e carte bollate in campagna elettorale da parte di Mallegni contro il gestore, ad un’intesa che arriva a parlare di “ritorno alla normalità” con il ripristino della potabilità dell’acqua”.
“Ho una notizia per l’Amministrazione e Gaia: di ritorno alla normalità – prosegue Conti – non se ne parlerà almeno fino ai risultati e alle certezze che solo la conclusione, con uno sperato buon esito, dello studio epidemiologico potrà darci. In tal senso il Comitato di Valdicastello e l’Associazione per la tutela ambientale della Versilia rimangono sempre più sole ed isolate e sempre meno coinvolte ed informate. Restano infine l’amarezza e la perplessità per la decisione di eseguire la pratica sperimentale di lavaggio delle tubazioni con aria compressa ed anidride carbonica sulle condotte contaminate dal tallio: crediamo fermamente che l’unico modo per fugare qualsiasi dubbio ed evitare spiacevoli ripercussioni psicologiche sui cittadini che utilizzeranno l’acqua potabile sarebbe stato la completa sostituzione delle condotte”. La nota si chiude così: “Al gestore e al Comune chiediamo il massimo rispetto del principio di precauzione, secondo cui si devono adottare tutti i provvedimenti utili al fine di prevenire i rischi potenziali e non tollerabili per la sanità pubblica. Ne consegue l’obbligo di monitoraggi e operazioni di bonifica laddove necessario, iniziative che avrebbero potuto limitare e ridimensionare fortemente in tempi ragionevoli il caso tallio. Non ci stancheremo mai di ripeterlo: urge una bonifica ambientale completa di tutto il conoide del Baccatoio, da Valdicastello a Falascaia”.