Filcams Cgil: turismo, tavolo permanente con i Comuni

Turismo e promozione, in Versilia c’è ancora molto da fare. Ne è convinta Valentina Gullà, segretaria provinciale generale della Filcams Cgil secondo cui è necessario anche un cambiamento della mentalità imprenditoriale per arrivare alla vera svolta. “Di fronte alle importanti sfide che il mercato del turismo pone alla Versilia nel panorama nazionale e non solo, come Filcams Cgil da sempre sosteniamo quanto sia importante che anche nel nostro territorio si adotti una mentalità di tipo industriale perché si possano determinare nuove prospettive di sviluppo delle imprese coinvolte e quindi dell’occupazione”, spiega Gullà.
“La mentalità microimprenditoriale a gestione familiare – prosegue – e la mancanza di investimenti determinano una sempre più scarsa competitività del turismo versiliese, che insieme ad una visione rigidamente stagionale, registra ancora grande debolezza nella proposta di interventi idonei al rinnovamento dell’offerta e al potenziamento del territorio. Rispetto alla questione delle concessioni demaniali pensiamo che sia importante comprendere come gli investimenti, per quanto benvenuti, debbano essere orientati non solo a garantire la permanenza dei gestori ma intervenire perché il rinnovamento riguardi tutti gli attori coinvolti (bar, ristoranti, campeggi, alberghi…) in un sistema integrato e condiviso che garantisca la redistribuzione del reddito, che salvaguardi le peculiarità territoriali sia da un punto di vista gestionale che ambientale, e che ponga requisiti occupazionali minimi volti ad arginare il fenomeno del lavoro grigio e nero, la vera vergogna nota a tutti ma rispetto alla quale non si predispongono interventi strutturali di contrasto. Infatti dal nostro punto di vista – prosegue la segretaria provinciale di Filcams Cgil – le prospettive di rilancio e sviluppo del settore non possono prescindere dalla questione dell’occupazione, con attenzione agli aspetti quantitativi e qualitativi, con tutele e diritti, il cui costo non rappresenti la prima voce nell’elenco dei tagli delle aziende e la cui valorizzazione rappresenti invece un fattore centrale per la valorizzazione delle aziende stesse. Per le lavoratrici ed i lavoratori del turismo oggi sono molti i fronti aperti: il contratto collettivo di lavoro scaduto da due anni per pubblici esercizi, stabilimenti balneari e ristorazione collettiva, le diverse irregolarità contrattuali (lavoro grigio e nero), uno smodato uso dei voucher, le regole della Naspi a cui sempre meno lavoratori stagionali riescono ad accedere. In provincia abbiamo inoltre la necessità di rinnovare i contratti integrativi di pubblici esercizi, stabilimenti balneari ed alberghi. Alla luce di tutto ciò pensiamo quindi che in provincia di Lucca sia urgente istituire un tavolo permanente fra amministrazioni locali, associazioni di categoria e parti sociali con l’obiettivo di discutere quali iniziative di promozione turistica sia prioritario mettere in piedi, come superare i limiti dettati dalla stagionalità per accogliere anche visitatori interessati a storia e cultura del territorio, quali servizi integrati promuovere fra le diverse aziende del territorio e quali politiche adottare per la buona occupazione nel rispetto delle regole (abbiamo proposto in più sedi – e torniamo a ribadirlo – Istituzione della certificazione del lavoro di qualità, da riconoscere a tutti gli esercizi che se ne facciano promotori attraverso la consegna di un certificato da esporre al pubblico, come incentivo al ricorso al lavoro regolare. A breve convocheremo tutti i soggetti coinvolti per provare a dare una svolta alla discussione”.