Baldini chiede commissione inchiesta su dissesto

18 gennaio 2016 | 15:22
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Baldini chiede commissione inchiesta su dissesto

Massimiliano Baldini chiede una commissione di inchiesta sul dissesto. Lo fa dopo che il ministero ha approvato l’ipotesi di bilancio riequilibrato già approvato dal commissario Romeo.
“Il ministero degli interni – dice il consigliere del Movimento dei Cittadini – ha riconosciuto validità ed approvato l’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato a suo tempo presentata dal commissario Romeo, riconoscendolo direttamente nell’articolo 1 del decreto notificato al Comune di Viareggio. Va quindi riconosciuto pieno merito al dottor Valerio Massimo Romeo e con esso agli uffici che vi hanno lavorato a lungo insieme e agli stessi revisori dei vonti del Comune di Viareggio – presidente Limberti, membri Pucci e Soriano – che hanno svolto un impegno enorme sin dal loro insediamento. Revisori dei Conti che sono chiamati ex articolo 7 del medesimo decreto a riferire trimestralmente al consiglio comunale, per l’intera durata della procedura di risanamento, circa l’ottemperanza dell’amministrazione in carica alle prescrizioni contenute nell’atto del ministero”.

“Le prescrizione – scrive Baldini – numerosissime e  danno la misura dei sacrifici che i cittadini viareggini dovranno affrontare per uscire dal dissesto comunale dal quale, come ebbe modo di ribadire il dottor Verde del ministero a Villa Argentina, è statisticamente provato sia necessario l’intero periodo quinquennale previsto ex lege. Stante il gravoso peso che la comunità si ritrova a dover affrontare, pur in attesa dei provvedimenti giudiziari che saranno assunti dagli organi preposti, ritengo doveroso che sia insediata una commissione di indagine circa le responsabilità politiche del dissesto. Non condivido l’atteggiamento di Giorgio Del Ghingaro che, al fine di portare presunta acqua al suo mulino, investe l’intera comunità e l’intera classe politica nelle responsabilità di quanto accaduto. In vent’anni di cattiva amministrazione c’è però chi è responsabile e chi non lo è. I cittadini hanno diritto di saperlo e lo stesso diritto di distinguo spetta alle giunte ed alle amministrazioni passate”.