Sgombero via Matteotti. Del Ghingaro: “Integrazione nella legalità”

22 gennaio 2016 | 17:02
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Sgombero via Matteotti. Del Ghingaro: “Integrazione nella legalità”

Continuano i lavori relativi allo sgombero di via Matteotti: stamani è stata ripristinata la muratura ad alcuni infissi che nella notte ignoti avevano danneggiato nel tentativo di introdursi all’interno della struttura. Nei prossimi giorni invece, verrà approntata la pulizia dei locali che necessitano di un risanamento totale. Proseguono inoltre gli accertamenti da parte degli uffici del sociale che stanno verificando la situazione di alcuni degli straneri trovati all’interno della palazzina che sono residenti nel Comune di Viareggio. Questa mattina una delegazione ha incontrato l’assessore Sandra Mei e il sindaco Giorgio Del Ghingaro ha tenuto a parlare con alcuni di loro.

“Sono state allontanate oltre 20 persone ma nella struttura c’erano quasi il doppio dei posti letto. I residenti a Viareggio sono un gruppo esiguo: tutti giovani di età compresa fra i 29 e i 40 anni, tranne due che hanno rispettivamente 61 e 59 anni – commenta l’assessore -. Alcuni lavorano, con regolare contratto, altri sono nullafacenti. Non ci sono inoltre attestati che dimostrino condizioni di salute precaria o quant’altro. Abbiamo predisposto l’accoglienza di alcuni grazie a dei posti letto messi a disposizione dalla Misericordia, sempre ovviamente rispettando regole e orari del dormitorio, e se ci saranno le condizioni li inseriremo nel circuito del sociale. Gli uffici stanno lavorando: stiamo facendo ordine dove prima regnava solo il caos”.
“Sono e sarò sempre un paladino dell’integrazione – puntualizza il sindaco Giorgio Del Ghingaro -. Ma nei limiti invalicabili fissati dalla legge. Non era possibile tollerare che un numero imprecisato di persone alloggiasse in una struttura divenuta da anni inabitabile, senza alcun requisito igienico né sanitario, con gravi rischi anche per la loro stessa incolumità. Era necessario capire chi viveva in quel posto e fare in modo che chi non ha i requisiti o peggio, chi vive di espedienti, venisse identificato e, nel caso, allontanato dal Comune”.
“L’accoglienza si fa in altro modo – conclude -, non chiudendo gli occhi di fronte a chi non rispetta le regole o la legge. Saneremo tutte queste situazioni che per anni sono state lasciate a loro stesse. Lo dobbiamo prima di tutto ai cittadini di Viareggio ma anche a tutti quegli immigrati che vivono nella nostra città, rispettandone leggi e regolamenti”.