





Una strada dedicata alla memoria dela piccola Luciana Pacifici: 8 mesi, nata a Napoli ma figlia di un viareggino e catturata a Cerasomma di Lucca. Di fatto la vittima più giovane della Shoah a Viareggio.
Questa la proposta che il sindaco Giorgio Del Ghingaro ha espresso durante la seduta straordinaria del consiglio comunale in occasione del Giorno della Memoria. “Leggendo i giornali in questi giorni – ha detto – sono venuto a conoscenza, come credo molti di voi, della storia di Luciana Pacifici. Questo consiglio ha approvato nei mesi scorsi una delibera nella quale si chiedeva di intitolare alle donne alcune strade del Comune. Ecco oggi, io vi chiedo, che la prima strada venga intitolata alla piccola Luciana. Una proposta che spero venga accolta e realizzata il più presto possibile. A dimostrazione che Viareggio non dimentica e non massifica il dolore”.
Il sindaco ha poi sottolineato l’importanza di “tenere viva la memoria, senza confinarla nel lato buio di un fanatismo. Dobbiamo fare in modo che queste celebrazioni non siano simbologia vuota e disincarnata. Perché la Shoah è stata carne viva, è stata persone. Uomini e donne veri”.
La seduta è iniziata con l’accensione del cero in ricordo di tutte le vittime della Shoah da parte del rappresentante della comunità ebraica Paolo Molco. Dopo l’intervento dei consiglieri Gloria Puccetti, Alessandro Santini, Luca Poletti e Marco Ricci, che insieme si sono detti favorevoli all’intitolazione della strada a Luciana Pacifici, hanno preso la parola il professor Luciano Luciani dell’Istituto Storico della Resistenza e il generale Mario Cellerino dell’aeronautica militare. Hanno concluso il consiglio le testimonianze del professor Noris Raffaelli, già preside Liceo classico Carducci, ex deportato in un campo di concentramento e del pittore Giorgio Michetti.