
“Fumata nera” dopo l’incontro odierno tra Repubblica viareggina e gli assessori Mei e Alberigi sullo sgombero di via Matteotti, una riunione a cui erano presenti anche Cgil, l’associazione Marocco insieme e una delegaizone di immigrati che vivevano nei locali all’angolo con via Veneto.
“Pur non sottovalutando l’aspetto sociosanitario della vicenda, riteniamo infatti disumano il non aver tenuto in considerazione le conseguenze dell’atto di sgombero forzato. Più di dieci persone, con regolare permesso di soggiorno, sono state così costrette, per due notti a dormire al freddo invernale sotto il Comune, per altre due notti ad arrangiarsi ancora al freddo, presso la Chiesetta dei Pescatori e per altre tre notti ad appoggiarsi a strutture diversificate presenti sul territorio. Si è creduto cioè di risolvere un problema causandone un altro ben più grave”. Nel corso dell’incontro l’amministrazione ha dato segnali di apertura, ma Luna Caddeo, portavoce di Repubblica viareggina è scettica, anche perché già da stanotte servono spazi di pernottamento seri per almeno due persone. “L’assessora si è continuamente riferita agli immigrati con l’appellativo di “ragazzi”, dimostrando così di non sapere della presenza di almeno tre anziani in precarie condizioni di salute. Le proposte offerte dagli assessori , ancora parziali e generiche, hanno riguardato , in particolare, la possibilità di accogliere, a totale carico degli immigrati, cinque adulti, in un appartamento in affitto, quando gli ospiti regolari da anni presenti in via Matteotti hanno raggiunto e superato le venti unità. Gli assessori, infine, hanno chiaramente dimostrato di non sapere che l’emergenza immediata stava riguardando sette persone di cui cinque ospitate nei locali della Misericordia per complessivi 10 giorni”.