Via Matteotti, incontro fra Mei e i giovani sgomberati

28 gennaio 2016 | 17:31
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Via Matteotti, incontro fra Mei e i giovani sgomberati

Proseguono gli incontri fra l’assessore Sandra Mei e la rappresentanza dei ragazzi magrebini interessati dallo sgombero di via Matteotti. “Abbiamo parlato da subito con i ragazzi che risultavano residenti a Viareggio – spiega l’assessore al Welfare Sandra Mei – . I patti sono stati sempre molto chiari: da parte nostra c’era l’impegno a trovare un riparo provvisorio per i cittadini a cui il Comune, negli anni passati, aveva dato la residenza nell’edificio adesso divenuto non abitabile. Dalla loro invece, la promessa che si sarebbero dati da fare autonomamente a cercare una casa da affittare”.

“E tanto abbiamo fatto – continua Mei – gli uffici si sono attivati anche contattando centri fuori dal territorio comunale e la Misericordia, che devo ringraziare per la disponibilità, ha offerto loro alcuni letti: anche stanotte saranno ospiti del dormitorio. Certo bisogna rispettare le regole – specifica l’assessore –. Entrare e uscire a determinati orari e non provocare disordini all’interno delle strutture di accoglienza”.vL’assessore ha poi chiesto l’apertura straordinaria dello sportello del segretariato sociale per permettere la presa in carico dei loro casi, “perché le passate amministrazioni, dopo averli piazzati nell’edificio di via Matteotti si erano letteralmente dimenticate di loro”. “Ringraziamo l’amministrazione per la disponibilità – ha detto Hamid Hajjam, responsabile del dipartimento immigrazione Cgil provinciale, sempre presente agli incontri -, capiamo i tempi e la situazione. Grazie anche alla Cgil per aver seguito la prima fase dell’emergenza”. “I nostri colloqui, quattro in tutto per adesso, sono sempre stati impostati sulla più ampia collaborazione a trovare una soluzione condivisa. Non sono disposta ad accettare strumentalizzazioni di alcun genere – conclude – perché l’interesse dell’Amministrazione è il benessere e la salute dei cittadini di Viareggio. Di tutti: magrebini o italiani che siano. Ovviamente nella massima trasparenza e nel rispetto della legalità”.