
La vertenza della Finder Pompe azienda che ha sede anche a Querceta continua e la mobilitazione della Fiom e dei lavoratori va avanti.
Questa mattina una delegazione ha incontrato in regione Gianfranco Simoncini consigliere delegato del presidente Enrico Rossi, insieme al sindaco di Seravezza Ettore Neri. E un primo risultato sembra essere stato raggiunto se pur come atto dovuto. La Regione si attiverà per convocare la dirigenza del gruppo Finder fin dai primi giorni della prossima settimana, con l’intento esplicito di favorire un confronto che porti al ritiro dei licenziamenti ed il mantenimento del sito produttivo di Querceta. “Come sindacato – dicon dalla Fiom – abbiamo richiesto nel caso del protrarsi delle difficoltà negli sviluppi della vertenza di attivare l’eventuale confronto presso l’Unità di Crisi della Regione Toscana, prevedendo l’interessamento del Ministero dello Sviluppo economico, parte interessata visto che gli insediamenti di Finder si sviluppano su più regioni”.
Nell’incontro toscano sollecitato dal sindaco Neri sono state esposte con dovizia di particolari le condizioni in cui versa lo stato della vertenza che riguarda le trenta famiglie dei lavoratori della Finder.
“Si rende quindi necessario mantenere alta l’attenzione sulla vertenza- continuala sigla dei metalmeccanici della versilia – in attesa del prossimo incontro con la direzione aziendale fissato per il prossimo 16 febbraio, nella convinzione che si possano costruire assieme alle istituzioni le condizioni per la prosecuzione delle attività e del lavoro a Querceta e far recedere la multinazionale Dover Corporation da un proposito che potrà generare, se al di fuori di un piano industriale complessivo, ulteriori e maggiori perdite di bilancio, oltre a disperdere un valore fatto di oltre cento anni di storia di cui noi e la nostra comunità non intendiamo in alcun modo fare a meno”.