Unioni civili, a Viareggio il bacio di Rossi a Cirinnà




Viareggio città dei diritti civili. Lo ha detto stamani (14 febbraio) il sindaco Giorgio Del Ghingaro (Leggi) e del resto l’occasione gliel’hanno fornita, da sole, le circostanze. Il Carnevale e Burlamacco, in primis, simbolo di una città che sa anche non prendersi troppo sul serio. Ma soprattutto perché oggi è San Valentino, e per il corso che cade nel giorno della festa degli innamorati non è voluta mancare la senatrice Monica Cirinnà, la relatrice del ddl sulle unioni civili.
E la sfilata di oggi si è aperta con il bacio per i diritti. Tanta gente comune, in maschera e non, si è abbracciata e baciata. Ma c’è un bacio in particolare che probabilmente resterà negli annali di questo Carnevale: è quello fra il presidente della Regione, Enrico Rossi, anche lui presente a Viareggio, e la senatrice Cirinnà. E’ lo stesso governatore a pubblicare sui social lo scatto che ritrae il gesto simbolico e casto: “Oggi a Viareggio – commenta – sfila il carnevale dedicato agli innamorati e ai baci. Ecco il mio con la senatrice Monica Cirinnà per non mascherare la nostra passione per i diritti civili e per una legge che li riconosca”. Ma non è finita qui perché poi il governatore si è scambiato un bacio anche con il sindaco Giorgio Del Ghingaro (nella foto).
“Il Carnevale di Viareggio fa parte dell’identità della Toscana. Per questo ritengo che non se ne possa fare a meno. Ma oltre che momento ludico e creativo, in sintonia con quella che è la natura umana, è anche lavoro e produttività. E a Viareggio si è saputo lavorare in questo senso”, ha detto il presidente della Regione Toscana che oggi ha presenziato al secondo corso mascherato.
Il grazie di Rossi è andato al commissario della Fondazione Carnevale Stefano Pozzoli per averla amministrata in un momento difficile, conducendo una lotta agli sprechi e facendo molti sacrifici, ma senza mai intaccare la qualità del Carnevale. “Del resto nel rapporto con Viareggio c’è stato un cambio di passo”, ha aggiunto il presidente.
“II viareggini sanno fare satira in modo popolare – così Rossi – e interpretare stati d’animo umani e situazioni di attualità in Italia e nel mondo, come viene universalmente riconosciuto. Ma insieme ci sono anche degli aspetti economici che hanno notevole rilevanza. Per questo la Regione ha investito nella cittadella del Carnevale, una struttura che qualifica la città e dove lavorano centinaia di artigiani, sia direttamente che indirettamente”.
“Il Carnevale dà poi il via – ha concluso – alla stagione balneare, ed è un evento di forte promozione turistica della città che muove un fatturato di circa 25 milioni di euro. Una iniziativa che dunque conviene continuare a sostenere e far vivere. W il Carnevale e viva Viareggio”.