Parcheggi, le novità non piacciono a Confcommercio

24 febbraio 2016 | 16:09
Share0
Parcheggi, le novità non piacciono a Confcommercio

“Questo provvedimento così incisivo è stato portato avanti dall’amministrazione senza consultare minimamente le categorie economiche”. Per questo Confcommercio Viareggio esprime la sua piena contrarietà rispetto alle recenti modiche al piano della sosta, entrate in vigore due giorni fa.

“Al di là della poca informazione – spiega il presidente Piero Bertolani – è di tutta evidenza come ridurre della metà la sosta gratuita e aumentare sia la sosta minima sia di ben 2 euro la tariffa per la sosta giornaliera siano misure che vanno pesantemente a incidere sul tessuto commerciale della città. Più volte abbiamo denunciato ed è comunque sotto gli occhi di tutti, il momento di sofferenza che stanno attraversando le attività economiche e questa delibera rappresenta un colpo pesantissimo per le imprese, in particolare della Darsena, del quartiere Marco Polo e anche del centro, con il Piazzone che rischia di accusare ancor più delle altre zone questa ulteriore mazzata”. All’amministrazione, quindi, Confcommercio chiede “con forza di poterci confrontare direttamente per rivedere tutto il piano della sosta, argomento su cui abbiamo le idee ben chiare e che rappresenta un punto essenziale per provare a ridare un po’ di ossigeno agli esercizi. Al di là di questi aumenti ingiustificati, infatti, va notevolmente incrementata anche la segnaletica delle zone di parcheggio a servizio delle aree commerciali, al momento completamente assente: chi arriva a Viareggio oggi sa assolutamente dove andare a parcheggiare ed è una situazione ormai paradossale. La situazione di dissesto delle casse comunali – termina Bertolani – può giustificare la previsione del massimo importo delle imposte locali, ma continuare a penalizzare cittadini e imprenditori non è certamente la strada per uscire dalla crisi quanto piuttosto un modo per stringere ancora la spirale negativa che attanaglia la città, a maggior ragione quando si tratta di misure non obbligate per legge ma frutto solo di volontà politica come queste”.