Stella e Mallegni (FI): “Governo si impegni per proroga Bolkestein”

“La giunta regionale toscana e il governo devono battersi a difesa dei balneari italiani, e ottenere da Bruxelles una deroga alla Bolkestein che, se applicata, metterebbe in ginocchio un settore che, solo in Toscana, dà lavoro a oltre 10mila persone”. Lo affermano il vicepresidente del consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia), e il sindaco di Pietrasanta, Massimo Mallegni, a seguito del parere negativo dell’avvocatura generale della Corte di giustizia europea in merito alla proroga al 2020 delle concessioni stabilita dal governo italiano.
“Visto che, tra l’altro, ci sono paesi europei che negoziano con l’Ue qualunque cosa – osservano Stella e Mallegni – non capisco perché il governo italiano non possa far sentire la sua voce per un comparto costituito da 30mila imprese in tutta la nazione, fiore all’occhiello della nostra offerta turistica. Dobbiamo pretendere che l’Italia venga ascoltata e che venga confermata la proroga al 2020, ottenuta grazie a un emendamento di Forza Italia, e che ora l’Europa ha messo nel mirino. L’Ue non può imporre una sua volontà unilateralmente”.
“Chiediamo anche un intervento forte e deciso della Regione Toscana – è l’appello di Stella e Mallegni -. Ricordiamo, infatti, che in Toscana ci sono 944 stabilimenti balneari, che impiegano 10.425 persone tra gestori e dipendenti, e generano un volume di affari annuo stimato in 97 milioni di euro. Il valore di queste strutture è stimato in 2,3 miliardi di euro, ed è giusto che i titolari chiedano il controvalore in caso di applicazione della direttiva Ue. Stiamo studiando comunque, come Forza Italia, la presentazione di una proposta di legge regionale a tutela del turismo balneare, visto l’immobilismo del governo”. Sul caso interviene anche Deborah Bergamini, responsabile della comunicazione di Forza Italia. “Sentiamo dire oggi dal governo che ha intenzione di avviare un tavolo per trovare una soluzione al problema dei balneari. Ancora? Ci sono decine di migliaia di imprese che non sanno se le loro concessioni demaniali marittime saranno valide questa estate e il governo non ha ancora affrontato la questione?”.
“Il Governo Renzi – continua Bergamini – ha lasciato passare il semestre di presidenza della Ue senza negoziare una soluzione con la Commissione, mentre governi di altri Paesi con lo stesso problema, come Spagna e Portogallo, si sono giustamente adoperati per salvaguardare i loro cittadini e le loro imprese balneari. Non c’è tempo per nessun altro tavolo di discussione perché il governo ne ha già perso troppo: l’Italia deve immediatamente chiedere ed ottenere una deroga dalla Bolkestein e pretendere che vengano rispettati i nostri lavoratori e imprenditori del comparto che sono minacciati da una miope burocrazia europea”.
Proprio oggi, peraltro, il ministro per gli affari regionali, Enrico Costa, ha incontrato le categorie a Balnearia, fiera di Carrara. Costa ha aperto il suo intervento alla presenza degli oltre 600 operatori in sala dichiarando di voler assumere, quale rappresentante del governo, tutte le responsabilità del caso, ritenendo doveroso ascoltare le ragioni delle imprese, cioè delle persone, destinatarie dei provvedimenti di legge. Proseguendo nel suo intervento il ministro ha detto come sia comprensibile che a livello locale i sindaci non siano in grado di dare risposte a situazioni complesse come le questioni inerenti le concessioni demaniali, perché è compito del governo innanzitutto conoscere e poi ascoltare le ansie, le preoccupazioni e le rivendicazioni delle oltre 30mila realtà operanti nel settore.
Dal punto di vista legislativo è necessario dare innanzitutto ai cittadini la “certezza del diritto” affinché le imprese sappiano cosa è lecito e come potersi muovere anche rispetto alla salvaguardia delle proprie aziende. L’altro principio fondamentale in questo ambito è che deve esserci “parità di trattamento nei confronti delle istituzioni non meno che dell’Unione Europea”. Secondo Costa è indispensabile che venga riconosciuta la legittimità delle assegnazioni delle concessioni, degli investimenti e del patrimonio in termini di idee, di prospettive, di sviluppo del turismo costruito sulle migliaia di aziende e di famiglie operanti in questo settore. Non sarà possibile retrocedere su questo punto, ed è importante conoscere nel dettaglio le reali problematiche emerse, in modo da non farsi cogliere impreparati. Il ministro, rivolgendosi agli imprenditori presenti, ha ribadito che non sarà possibile “tirare una riga sul passato cancellando la nostra storia: questo è il primo principio da tener presente nel rapporto con le istituzioni europee” .
Costa ha ulteriormente ribadito la volontà del governo di farsi carico della questione anche incontrandosi – come ha già fatto – con altri rappresentanti che si interfacciano quotidianamente con l’Europa, e di voler istituire a breve un tavolo interregionale per trovare una soluzione definitiva, portando davanti all’Unione Europea le ragioni italiane, che sono le ragioni di un paese importante e che ha dato molto all’Europa.
In chiusura di intervento, il ministro ha espresso la propria disponibilità a tornare a Carrara e, in particolare, a tenere informato il settore sull’evolversi di questo complesso percorso.