Bolkestein, M5S: “No alla proposta Mallegni, demanio è di tutti”

4 marzo 2016 | 10:33
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Bolkestein, M5S: “No alla proposta Mallegni, demanio è di tutti”

Il Movimento Cinque Stelle di Pietrasanta respinge l’ipotesi di vendita degli spazi alle spalle degli stabilimenti ai balneari: “Apprendiamo – dicono i pentastellati – di un’ennesima boutade del nostro primo cittadino che, ad una fiera dedicata al turismo a Marina di Carrara, si è abbandonato a fantasiose promesse di alienare porzioni del demanio comunale per costituire, in capo agli acquirenti, una sorta di “diritto di prelazione” sulle concessioni demaniali marittime antistanti. Il tutto chiaramente, e come sempre, con l’unica finalità di aggirare la direttiva comunitaria che tenta di riportare un po’ di equità e decenza in un settore che vive di proroghe e rinvii da decenni, totalmente avulso dalla competizione con gli altri operatori economici e dalle norme sulla libera concorrenza”.

“Poiché la concessione di un’area demaniale marittima – dicono i Cinque Stelle – richiede una procedura competitiva ispirata ai principi di derivazione comunitaria, i quali impongono che il sistema di scelta del contraente rispetti i principi di parità di trattamento, di non discriminazione e di trasparenza, e tali principi sono già stati assimilati da diversi anni dall’ordinamento giuridico italiano, è incompatibile il riconoscimento di un diritto di prelazione in favore di un precedente concessionario o del proprietario di un fondo confinante, come avveniva nei fondi agricoli, ad esempio, in favore dei coltivatori diretti. Ma qui non stiamo parlando di terreni privati a destinazione agricola, bensì della spiaggia di uno stato membro dell’Unione Europea, dal valore paesaggistico e naturalistico inestimabile, patrimonio inalienabile e irrinunciabile di tutti i cittadini italiani e tutelato dalla Costituzione”.
“Visto che il Comune di Pietrasanta dispone di tecnici preparati e dirigenti lautamente pagati – continua la nota – che dovrebbero conoscere le leggi nazionali ed internazionali, il sindaco si faccia illuminare su cosa dice la legge invece di fare figuracce alle fiere del settore raccontando chiacchiere, imbarazzanti per tutta la cittadinanza di Pietrasanta, al solo scopo di strappare l’applauso di una platea compiacente. Il MoVimento 5 Stelle si opporrà in tutte le sedi alla svendita del demanio comunale solo per aggirare una direttiva a cui sono sottoposti 400 milioni di cittadini europei e settori ben più importanti del turismo balneare, dopo aver disastrato il bilancio del comune non è questa la maniera di ripianare il debito delle casse comunali. Chi amministra la cosa pubblica dovrebbe pensare esclusivamente all’interesse generale, e non ad appropriarsi definitivamente dei beni che appartengono a tutti i cittadini di Pietrasanta per sistemare se stesso o i propri parenti. Non crediamo che i pietrasantini si aspettassero queste scelte quando hanno rieletto il sindaco Mallegni, e chiederemo direttamente a loro cosa ne pensano”.
Sul tema si registra anche l’intervento del Movimento Cinque Stelle della Toscana: “I partiti hanno creato il problema e continuano a presentare soluzioni che sono nuovi problemi – afferma il consigliere Gabriele Bianchi – Bene fare chiarezza: il codice della navigazione italiano dice quanto sostiene la Bolkenstein, votata da Pd e Forza Italia: il demanio marittimo è pubblico e va affidato con concessioni onerose e temporanee. Se gli stessi partiti quando governano i Comuni autorizzano costruzioni in cemento armato sull’arenile e pensavano di continuare a prendere in giro Ue e imprese balneari facendo proroghe eterne alle concessioni, stanno mettendo in conto a tutti i cittadini l’ennesima sanzione in arrivo per il loro malgoverno”.
“Quando ho visto sulla stampa Rossi – prosegue Bianchi – che presentava le linee guida regionali per prorogare le concessioni abbiamo presentato un’interrogazione per conoscerle. Senza attendere la risposta è bastata una telefonata in giunta per sapere che era il classico annuncio stampa. Finora la giunta non ha prodotto alcun atto a riguardo. Sono passati 10 anni dalla direttiva UE e queste persone pretendono di discuterne oggi come un’emergenza? La colpa di questo caos è solo dei politici. La nostra posizione a riguardo è chiara: le spiagge sono bene di tutti, la Toscana raccoglie dal turismo meno di quanto necessario, il 6 per cento del Pil. In aree con una disoccupazione giovanile al 56 per cento è inaccettabile. Bene che un settore finora incapace di allungare la stagione e rinnovarsi sia soggetto a gare, nell’interesse collettivo di un suo rilancio. Le imprese balneari più capaci saranno senz’altro premiate nelle gare, perché hanno decenni di competenze e investimenti realizzati. Quelle che invece si sono sedute sull’erronea idea di essere proprietarie di un bene pubblico, dovranno trovare idee ed energie per rinnovarsi o lasceranno il posto a chi saprà assicurare risultati migliori”.
Presenti alla conferenza Michele Lari e Annamaria Pacilio, consiglieri comunali M5S di Pietrasanta e Viareggio. “Dobbiamo sgombrare il campo da alcuni equivoci sul tema – ha detto Lari – per primo quello economico: nel mio Comune i concessionari pagano nella maggior parte dei casi al massimo 10 mila euro l’anno, meno di un piccolo fondo per un’attività artigianale, quando le loro attività sono stimate in milioni di euro. Poi lo spauracchio dell’appetito speculativo di imprenditori esteri: a Pietrasanta alcuni di questi hanno già comprato le concessioni a milioni di euro e di recente l’amministrazione ha applaudito proprio all’acquisto di un bagno da parte del gruppo Nikki Beach, non proprio una piccola impresa familiare del luogo. Infine il tema importante della privatizzazione: noi siamo contrari sia a quella attuale, de facto, dove l’atteggiamento di molti concessionari nega addirittura l’accesso al mare, sia a quella per il tramite della sdemanializzazione promossa dal governo Renzi. A nostro parere le stesse amministrazioni dovrebbero valutare l’autogestione di alcuni spazi, un’occasione per ottenere posti di lavoro come abbiamo visto con il bagno gestito dal nostro comune”. “Per parte nostra – ha aggiunto Annamaria Pacilio – vorremmo vedere una svolta nella conduzione finora impropria di questo bene demaniale. Soprattutto nel rispetto delle proporzioni tra spiagge libere e spiagge affidate ai gestori. Basti pensare che Carrara ha solo il 10% di spiagge libere. Molti cittadini non si possono permettere di spendere centinaia, quando non migliaia, di euro per poter godere di un bene pubblico. Viareggio ha solo una spiaggia libera e guarda caso perché in area parco naturale”.