





L’ultima sfilata del Carnevale di Viareggio sfida il maltempo ma stavolta la battaglia è persa. Dopo una giornata convulsa, contraddistinta anche da un incidente per fortuna non grave, è stato deciso all’ultimo tuffo di rinviare l’ultimo corso, a poco più di mezz’ora dalle 18,30, orario in cui erano previsti i tre colpi di cannone: “A causa delle avverse condizioni atmosferiche – spiega prima su Facebook e poi in una scarna nota la Fondazione – il corso mascherato notturno del carnevale di Viareggio in programma oggi è stato rinviato a sabato 12 marzo alle 18,30. I biglietti di ingresso per il corso odierno sono validi per la sfilata di sabato prossimo. Chi volesse il rimborso può rivolgersi alle casse del circuito o alla biglietteria della Fondazione Carnevale”.
Anche oggi per il gran finale la pioggia e il vento forte non hanno risparmiato i viali a mare, e inizialmente la Fondazione Carnevale aveva annunciato di voler far sfilare lo stesso i carri allegorici nonostante la contrarietà dei carristi. Quando ormai, già all’ora di pranzo le realizzazioni dei maestri della cartapesta erano già stati fatto uscire dalla Cittadella, un carpentiere di uno dei carri, all’arrivo in Passeggiata, è rimasto lievemente ferito dopo essere stato colpito da un pezzo di carpesta, mentre stava sistemando la costruzione, nel momento in cui pioveva a e c’era vento. E’ andato in ospedale per accertamenti ma è stato subito dimesso. Ormai però i carri erano già stati fatti uscire, e al termine di un incontro infuocato con i carristi il commissario Stefano Pozzoli aveva assicurato che la sfilata si sarebbe fatta. Poco dopo, completate le verifiche in Passeggiata, è arrivato il dietrofront che, a sua volta, ha scatenato nuove polemiche.
Le polemiche. Non tarda a farsi sentire il capogruppo del Pd, Luca Poletti: “Sono già molte le cose da chiarire in merito a quanto accaduto oggi nell’organizzazione del corso mascherato – sottolinea – Il nostro gruppo consiliare presenterà una interrogazione urgente al sindaco a cui chiederemo di dare risposta nel consiglio comunale di martedì prossimo. La dinamica della giornata presenta molte incognite su come si è pensato di organizzare il corso sapendo del maltempo e, in particolare, l’uscita dei carri subito dopo pranzo è apparsa avventata e supportata da motivazioni, quali l’assenza del supporto della polizia municipale dovuto, sembra, alla impossibilità di fare straordinari, che se confermate non risultano accettabili per l’importanza e il livello della manifestazione”.
Luigi Troiso, consigliere comunale del gruppo misto, parla di “disastro annunciato”: “I carri del Carnevale oltre ad essere opere d’ arte sono beni che costano alla città, alla Regione e, dunque ad ogni singolo cittadino: ecco perché, per dirigere uno spettacolo di questa portata non basta un signore ‘che sa far di conto'”. “Pozzoli – prosegue Troiso -, giunto rocambolescamente a Viareggio per ‘salvarne’ i conti, a un anno e mezzo dal suo arrivo, quei conti li ha gestiti peggio della casalinga di Voghera. Dopo il flop del carnevale estivo arriva il flop del carnevale invernale. Complici le scellerate scelte in odor di manuale Cencelli fatte per la nuova Fondazione e altrettanto complice un allontanamento completo dalla realtà carnevalesca: ecco l’ennesimo buco nell’acqua. Da giorni sappiamo che oggi sarebbe piovuto (temporali annunciati da tutti i siti) ma nonostante questo si fanno uscire i carri alle 13. Li si fanno inzuppare ben bene non curanti che quelle sono opere d’ arte che costano cadauno oltre 100.000 euro e li si mette a rischio perché the show must go on”. “Caro sindaco – prosegue Troiso -, lo so che vanno salvati i rapporti con Rossi ma non si può salvare qualcosa distruggendo altro. Il carnevale merita qualcosa di più di una fredda opera di ragioneria (ben stipendiata) o di una mera spartizione di poltrone. Al carnevale serve mantenere ben saldo il suo radicamento, avere il senso della tradizione e lo spirito dell’innovazione in barba ai burocrati. In politica se uno fallisce (la traslazione dei corsi in Quaresima era già di per sé una scelta scellerata) deve lasciare il posto a chi può risollevare perché 140 anni di storia non possono essere affossati da scelte a dir poco sbagliate. Inoltre, serve umiltà, quel sentimento che ti fa ascoltare le persone che ne sanno più di te e che potevano aiutare come avrebbero potuto fare i carristi nei numerosi incontri richiesti”.
Tra i carristi si esprime, in modo critico, Umberto Cinquini: “”Abbiamo sbagliato tutto – scrive su Facebook -, i tempi, le scelte, come ci siamo proposti. Abbiamo sbagliato tutti ma in special modo noi carristi, come al solito divisi, impauriti nel prendere decisioni per non inimicarci le giurie. Quasi felici che qualcuno avesse più problemi di altri. In queste occasioni si vede il limite del Carnevale. Se può farvi piacere io sabato non ci sarò ad infastidire i vostri programmi. Vado a rifarmi la carrozzeria – dice ironicamente – ma non perdete il lume della ragione: quello che dovrà vincere sarà sempre e solo il Carnevale. Un grazie alle nostre maschere che hanno ben viva dentro la fiamma del Carnevale”.
Salvini in Cittadella. E alla fine di una giornata di polemiche arriva anche Matteo Salvini. Il leader della Lega Nord, però, si è dovuto “accontentare” di una visita alla Cittadella. “Sono onorato di figurare su queste opere – ha detto -, non avevo mai assistito al Carnevale di Viareggio, quindi sono venuto volentieri, peccato che sia stato rinviato”. “Spero che la Lega Nord possa governare la città di Viareggio – ha aggiunto parlando poi di politica -, se si rifacessero le elezioni in modo democratico dopo che il candidato a sindaco si è rivolto al Tar per alcuni problemi nel conteggio delle schede”. Salvini è rimasto attratto dalle costruzioni e soprattutto dal carro di Prima categoria ‘Porca mediocrità, si salvi chi può’ di Lebigre e Roger, dove è raffigurato come settecentesco pseudo nobile in ascesa.