Carnevale rinviato, il Pd accusa il Comune

7 marzo 2016 | 15:16
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Carnevale rinviato, il Pd accusa il Comune

Una “brutta figura” per Viareggio. Il Pd locale bolla così la convulsa giornata di sabato scorso (5 marzo) al termine della quale, mezz’ora prima del via, è stato deciso di rinviare l’ultimo corso del Carnevale. Gli ingredienti della giornata secondo il Pd Versilia sono stati diversi: “Previsioni meteo non esatte, ma del resto sono appunto soltanto previsioni, tempo davvero cattivo, mancato coordinamento tra Fondazione e polizia municipale, assenza totale del Comune di Viareggio, evidenziata dall’assenza di un piano generale di coordinamento della situazione e delle emergenze da affrontare”.

“Che il tempo non sarebbe stato buono lo si sapeva da giorni – aggiunge il Pd -. Cosa è stato fatto in settimana per prepararsi a affrontare le difficoltà? Quali iniziative ha preso il sindaco? A noi risulta che non ne abbia presa nessuna, sia stato assente, come del resto il Comune di Viareggio è stato praticamente assente dall’organizzazione del Carnevale 2016, pagato dalla Regione. E’ stata senza dubbio una brutta figura per la città: il maltempo non è colpa di nessuno; la totale mancanza di preparazione alla eventualità di pioggia e vento non sono frutto del destino cinico e baro, ma della assenza del Comune, del mancato svolgimento del suo ruolo di coordinamento generale. L’annunciato ‘repulisti’ serve soltanto a scaricare la colpa su altri, come al solito. Va invece aperta una discussione seria sul futuro del Carnevale. Noi iniziamo a dire tre cose. Il carnevale va fatto nel periodo giusto, come da tradizione, secondo una storia che dura da oltre 140 anni. La fase commissariale deve giungere al termine e la città si assuma di nuovo le responsabilità della guida del carnevale che non può essere organizzato dalla Regione, se non in una fase straordinaria. La Fondazione Carnevale va riorganizzata, e va integrata con funzioni di marketing ma non si deve fondere con il Pucciniano perché le due istituzioni si rivolgono a pubblici diversi, possono cercare sponsor diversi, fare marketing diverso e così via. Sì alle sinergie, no alla fusione. Se si vuole smettere con le polemichette, e parlare del futuro del Carnevale, noi ci siamo. Viva il Carnevale”.