
Prima in italia per Jeannie Abert, artista di Arles “profeta in patria”, lanciata nel 2015 proprio all’interno del famoso festival di fotografia della città provenzale. Sabato 19 alle 18 Labottega di Marina di Pietrasanta inaugura la nuova stagione espositiva The poetical illusion of some natural anomalies.
In mostra opere uniche, realizzate con l’antico metodo di stampa fotografica della cianotipia. Un percorso di immagini impresse su carta e tessuto caratterizzate dal tipico colore Blu di Prussia.
Le 20 rayografie esposte mostrano una sorta di dna magico dell’immagine che nasce dall’osservazione di oggetti e elementi semplici che – in Jeannie Abert – trovano la loro massima espressione e libertà, se realizzate in cianotipie. Per dirla con Man Ray, artista dadaista e surrealista che ha coniato il termine per descrivere i suoi fotogrammi, le rayografie sono immagini “colte nei momenti di distacco visivo, durante periodi di contatto emozionale, sono ossidazioni di desideri fissati dalla luce e dalla chimica, organismi viventi”. La tecnica usata consiste nell’esporre oggetti a contatto con del materiale fotosensibile, di solito della carta fotografica.
Il primo appuntamento di questa stagione de Labottega è curato da Nicolas Havette, in collaborazione con la galleria d’arte Le Magasin de Jouets di Arles, di cui è direttore artistico, e Seravezza Fotografia 2016, giunta alla tredicesima edizione.
Le opere in mostra sono state realizzate durante un soggiorno di Jeannie in Provenza nel corso del giugno 2015. Un luogo estremamente bello ed emozionante per l’artista che ha trovato ispirazione sia negli oggetti della casa dove viveva, sia in materiali naturali come rami, petali di fiori secchi. Un intenso sole e un retrocucina trasformato in studio hanno fatto il resto senza che la fotografa utilizzasse la macchina fotografica, ma lasciando che la luce rivelasse direttamente l’emulsione fotosensibile di oggetti posati prima su carta poi su tessuto.