Omicidio in Passeggaita, la reazione di Baldini e Santini

Una guardi armata davanti allo storico caffè Margherita di Viareggio per garantire l’incolumità degli avventori dopo l’accoltellamento tra cittadini di origini straniere sfociato in un omicidio, è una della prime reazioni che si registrano tra gli imprenditori della Passeggiata viareggina.
Il fatto non passa inosservato inoltre al mondo politico e in particolare alle opposizioni. A divulgare la notizia della presenza di una guardia armata davanti al Margherita, pagata dal gestore del noto locale è il consigliere comunale di Forza Italia Alessandro Santini, mentre Massimiliano Baldini invoca le ronde armate e un potenziamento della funzione della polizia municipale.
Santini spiega parlando del problema sicurezza: “L’iniziativa di Riccardo Zucconi, che da oggi avrà una guardia giurata armata davanti al Gran Caffè Margherita, è segno di forte responsabilità imprenditoriale ma è, nel contempo, sintomo di un’assenza gravissima e preoccupante: quella delle istituzioni (nel problema della sicurezza ndr)”. Anche Massimiliano Baldini capogruppo, Movimento dei Cittadini per, Viareggio e Torre del Lago Puccini che dice: “Alla fine il morto c’è scappato anche in Passeggiata, a venti metri dal Caffè Margherita, la cartolina della città. C’è da meravigliarsi ? No davvero, può succedere ogni giorno, in Passeggiata come alla Stazione, come al Mercato, come in Pineta, come a Torre del Lago”.
Insomma un’indignazione pesante da parte del centrodestra che imputa varie responsabilità dal sistema giudiziario italiano , fino a quella dell’amministrazione comunale. “I cittadini di Viareggio e Torre del Lago Puccini non possono vivere nella paura e chi lavora non può essere costretto a sobbarcarsi anche i costi di un servizio che, almeno in situazioni normali di giornate normali, dovrebbe essere naturale per l’intera comunità: la sicurezza – inveisce Santini – a fine gennaio avevo proposto di istituire un posto fisso della polizia municipale alla Zattera, chiusa dal Pucciniano ma di proprietà del Comune, per avere in un luogo strategico, h24, un punto di riferimento e un avamposto per tutte le forze dell’ordine che vigilano sulla zona. Avremmo dato un segnale di sicurezza visibile a commercianti e avventori del lungomare e predisposto uno strumento di pronto intervento in caso di necessità. Il 3 febbraio – continua Baldini – l’amministrazione comunale aveva assicurato la riapertura di questa struttura uso biglietteria, ufficio turistico e (anche) punto di riferimento per i vigili urbani. E’ passato più di un mese, giovedì i nostri cittadini e turisti hanno assistito a un omicidio in pieno giorno proprio in Passeggiata: quanto dobbiamo ancora aspettare? Perché non si può trattare subito, con il comando della polizia municipale, la presenza per tutte le ore del giorno e della notte di agenti alla Zattera e metterla in atto? Purtroppo siamo ad affrontare un’emergenza e servono decisioni: piazza D’Azeglio è un ricettacolo di vagabondi e spacciatori, la Passeggiata è lì a pochi metri, bisogna agire e farlo in fretta. L’infopoint e la biglietteria – conclude Santini – sono servizi importanti per un comune a vocazione turistica come il nostro, ma è inutile promuovere gli spettacoli se la gente, qui, non può sentirsi al sicuro”.
Valutazione più complessa quella invece portata avanti a Baldini che imputa responsabilità a quella parte della società troppo buonista e dice: “Questo stato di cose non è una novità, nemmeno dal punto di vista statistico perché a Viareggio per le strade si spara e si muore, basta pensare alla vicenda Guidotti ed alla vicenda Iacconi. C’è un’intera società, quella italiana buonista, responsabile di questa situazione e del tutto inadeguata a risolverla. A cominciare dalla politica – dice Baldini – dove a livello centrale si continua con una indiscriminata accoglienza degli immigrati che, privi di lavoro e di prospettive non possono che delinquere e poi, per colpa di un garantismo ormai assurdo e di una legislazione penale e carceraria del tutto inadeguata, non stanno dentro nemmeno un giorno alla faccia delle forze dell’ordine che gli arrestano. Basta con gli istituti premiali, chi delinque vada dentro e ci si stia fino alla fine (del periodo necessario a scontare la pena ndr) tanto la rieducazione è una chimera”. Ma a livello locale non siamo meglio perché, come è successo in questi giorni proprio a Viareggio, si esulta per l’approvazione, all’unanimità in commissione ed in consiglio, di un regolamento sul decoro quando alle sei del pomeriggio si accoltellano a morte nel salotto buono della città. Voglio proprio vedere il comandante Comaschi che fa la multa a uno di questi perché ha sporcato il marciapiede. Siamo indietro anni luce – continua Baldini – , di questo passo altro che regolamenti per le cartacce, dobbiamo approvare le ronde armate. E’ evidente che c’è bisogno di un cambio radicale di registro da parte di tutti. A cominciare dalle Prefetture che la devono smettere di raccontarci che in Versilia siamo messi meglio di Casale di Principe perché il fatto non ci consola e con questo atteggiamento non ci vorrà molto a raggiungerla. Che poi, quanto a mafia e camorra, ci sarebbe da discuterne parecchio anche qui. E poi, parliamoci chiaro – incalza Baldini – , Viareggio non è Parigi o New York, Piazza d’Azeglio è grande quanto un fazzoletto, la pineta di ponente idem e così la Stazione. Se volessimo arrestarli tutti, ci vorrebbe due giorni, non di più. Possibile che possano continuare a spacciare e a regolare i loro conti sotto gli occhi di tutti, potendo intervenire solo con il morto?
Possibile che non si possa utilizzare qualche norma di polizia preventiva per chiedergli i documenti ed impedire i loro traffici? La polizia municipale non può continuare a servire solo per fare le contravvenzioni o i verbali per la musica alta. Deve essere modificata la legge, deve diventare un corpo organizzato, con gente adeguata, fisicamente idonea ed armata fino ai denti, pronta all’uso. Le amministrazioni comunali, anche la nostra visto che a Del Ghingaro ed all’assessore Mei l’integrazione piace e parecchio, la devono far finita di essere disponibili ad accogliere. Non c’è più spazio per quel buonismo di maniera che fa chic in salotto. Qui si rischia la buccia tutti i giorni, cittadini, famiglie ed imprese. Nei prossimi giorni, quantomeno con i rappresentanti di centrodestra, ci riuniremo per assumere iniziative importanti, non solo a livello locale. Ma anche la sinistra prenda atto di questo stato di cose e invece di contestare Salvini, contesti quegli extracomunitari che spacciano e che delinquono in ogni dove a casa nostra”.