Federcarni: “Burocrazia e abusivismo danneggiano il settore”

14 marzo 2016 | 14:48
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Federcarni: “Burocrazia e abusivismo danneggiano il settore”

Anche i macellai in campo contro la burocrazia. E’ quanto emerso dall’incontro organizzato da Federcarni province di Lucca e Massa Carrara alla presenza del consigliere regionale Stefano Baccelli nella sede di Confcommercio Versilia. L’associazione di categoria ha fatto il punto sulle problematiche del settore, in particolare l’incidenza di una burocrazia che grava pesantemente sull’attività aziendale facendo lievitare i costi con la presenza di una grande quantità di adempimenti obbligatori ma non sempre così necessari.

“Abbiamo chiesto al consigliere Baccelli- si legge nella nota di Federcarni- un intervento regionale per semplificare e snellire le normative in materia igienico-sanitaria. Abbiamo anche presentato un progetto che coinvolge le scuole alberghiere, per andare a far capire agli studenti il mestiere del macellaio, con la sua storia, la sua tradizione e le sue peculiarità. Ci sono inoltre altre problematiche che intendiamo mettere in luce e che rappresentano dei seri ostacoli alla ripresa di una categoria già fiaccata dalla presenza della grande distribuzione. Ravvisiamo infatti, soprattutto in Garfagnana ed in Lunigiana, delle situazioni di commercio abusivo della carne che, oltre alla suddetta concorrenza sleale, pone anche dei problemi di tutela della salute dei consumatori. Abbiamo quindi chiesto di intensificare i controlli perché queste attività sfuggono a tutta la serie di normative e tributi, cui noi invece siamo sottoposti, tra i quali la tassazione sullo scarto della carne: il macellaio oltre a pagare la tassa comunale deve anche rivolgersi a privati per il ritiro dello scarto da macellazione con costi aggiuntivi intorno alle 1.000 euro annue”. Nel corso dell’incontro è stato poi chiesto al consigliere Baccelli di rivedere l’impianto disciplinare che regola il settore, in modo da eliminare adempimenti superflui ed abbassare le tasse per rilanciare seriamente la categoria. “Come Federcarni- termina la nota- abbiamo dato disponibilità a dare il nostro contributo per questa revisione che consideriamo non più differibile se si vuole garantire un futuro alla macelleria tradizionale, da sempre simbolo di qualità e radicamento sul territorio”.