Viareggio, riapre dopo la pausa invernale il Grand Hotel Royal

Sabato (19 marzo) il Bw Premier Collection Grand Hotel Royal riapre per la nuova stagione. E’ da oltre un secolo simbolo della villeggiatura a Viareggio. Nei mesi di chiusura, dopo la stagione estiva, sono stati effettuati importanti lavori di manutenzione di parte della facciata, di alcuni bagni, controsoffitti ignifughi e isolamento acustico. Il direttore generale Marino Patruno, in questi giorni a Londra, ha perfezionato un importante accordo con un tour operator inglese Tui specialist – che si avvale di un call center composto da novanta persone che in media rispondono a una telefonata ogni ventinove secondi – che ogni anno porta in Versilia, al Grand Hotel Royal e altri alberghi della costa, decine di migliaia di clienti provenienti dalla Gran Bretagna. Questo avviene anche grazie alle ottime performance dell’aeroporto di Pisa che conta circa 10 voli al giorno provenienti dall’ Inghilterra.
Il Grand Hotel Royal di Viareggio, storica struttura della località toscana, in oltre un secolo di storia ha incrociato il suo destino con eventi straordinari e personaggi unici. Con le sue 114 stanze, tra le quali la suite Puccini e gli appartamenti esclusivi nelle due torrette, offre un grande parco con piscina, una grande sala per ricevimenti ed il ristorante con specialità tipiche nazionali. Il successo del Grand Hotel, che attira una clientela internazionale, è dato anche dalle ottime recensioni su TripAdvisor.
Sede per alcuni anni del Premio letterario Viareggio ha ospitato i più grandi personaggi del mondo della cultura. Come Pablo Neruda. Recentemente è stato ritrovato un documento eccezionale datato 16 luglio 1967. Si legge la dedica del grande poeta cileno Pablo Neruda al commendatore Francesco Bertazzoni, nonno dell’attuale presidente della Saita Spa. Neruda si trovava al Grand Hotel Royal per ritirare il premio internazionale assegnatogli dal premio Viareggio Versllia allora diretto dal suo fondatore, Leonida Rèpaci.
A godere della magnifica ospitalità dell’albergo furono, all’inizio del secolo, anche i Principi di Russia e la Regina del Belgio. L’albergo fu interamente ristrutturato e quindi inaugurato nel 1926, epoca che vide nascere un modo inedito di intendere l’estate: la villeggiatura. Alla fine della Seconda guerra mondiale, Viareggio, nonostante bombardamenti e distruzione, non si perse d’animo e, grazie all’intraprendenza dei suoi cittadini, ritrovò l’entusiasmo con il quale avviò una velocissima ed efficace ricostruzione. Tornarono a vivere palazzi, alberghi e stabilimenti balneari a conferma del destino di accoglienza scritto nel dna della città. La nobiltà europea e i rappresentanti delle istituzioni danno un grande impulso sia alla città che all’albergo che vive una felice parentesi che tornerà al suo massimo splendore nel secondo dopoguerra e negli anni del boom economico. Artisti, attori e attrici del cinema italiano, le prime “star” degli anni cinquanta da Walter Chiari a Gina Lollobrigida, da Silva Koscina a Franco Interlenghi e Lelio Luttazzi scelgono l’albergo per le vacanze sicuri del rispetto della riservatezza che inizia a diventare un’esigenza per gli artisti. Sono gli anni in cui in hotel soggiornava lo sceicco del Qatar che, con il suo monumentale seguito, monopolizzava per lunghi periodi l’intero albergo.