Partecipate, segnali di dialogo maggioranza-Pd

21 marzo 2016 | 17:34
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Partecipate, segnali di dialogo maggioranza-Pd

Dibattito acceso a Viareggio dopo l’approvazione in consiglio comunale delle delibere sul futuro delle società partecipate. Ma dal Partito Democratico arrivano segnali di dialogo con la maggioranza che sostiene il sindaco Del Ghingaro: “L’amministrazione – si legge in una nota – ha  presentato in gran fretta quattro proposte di delibera che, a nostro giudizio, avevano necessità di essere integrate e corrette. Abbiamo quindi proposto precisi emendamenti, che sono stati utili a migliorare il contenuto. In particolare abbiamo messo uno stop all’idea di accorpare Fondazione Carnevale e Fondazione Pucciniano: la fusione per noi è un errore, perché i due enti hanno missioni diverse, si rivolgono a pubblici diversi, a sponsor e finanziatori diversi, a “mercati” diversi, e sono entrambi in serie difficoltà economiche. Unire due debolezze potrebbe portare al tracollo. Abbiamo rafforzato il ruolo del consiglio comunale nel regolamento per il controllo analogo delle società partecipate al fine di evitare di ripetere errori del passato. Per queste due delibere abbiamo quindi espresso un voto favorevole”.

“Reputiamo importante l’approvazione del nostro emendamento – prosegue il Pd – che ha limitato il trasferimento a Mover del servizio di illuminazione pubblica a un fatto temporaneo, soltanto per dare tempo al Comune di indire la gara prevista dalla legge. Nonostante questo ci siamo astenuti sulla votazione finale perché la delibera era accompagnata da un parere negativo dei revisori dei conti. Abbiamo chiesto di acquisire nuovo parere degli stessi revisori alla luce della approvazione del nostro emendamento, che mutava sostanzialmente il senso della delibera, ma l’amministrazione comunale ha preferito non rinviare neppure di due giorni la decisione. Forse sarebbe stato opportuno predisporre più tempestivamente gli atti”.
“Sono stati accolti anche i nostri emendamenti che “chiudono” la possibilità di ingresso di altri soci nella società che sostituirà Asp, subordinando tutta l’operazione al rispetto delle rigorose norme contenute nell’articolo 5 dello schema di decreto legislativo Madia predisposto dal governo per le società pubbliche, che implica che si proceda, preventivamente, a una consultazione pubblica e si acquisisca il parere preventivo della Corte dei Conti. Abbiamo chiesto anche che si disponga una analisi del funzionamento del Servizio riscossione tributi locali negli ultimi cinque anni, che indichi quali siano state le criticità e le ragioni dell’insufficiente livello di efficienza, nonché le proposte volte a superarle, perché è ovvio che se la riscossione tributi non funziona, continuerà a non funzionare anche dopo il trasferimento a Asp, se prima non si capisce come debba essere diversamente organizzato il servizio. Abbiamo chiesto un piano industriale, in assenza del quale si rischia di scaricare su Asp un ulteriore pesante aggravio di costi che ne mette a rischio la stabilità e con essa i servizi fondamentali che eroga. Non si tratta di eccesso di rigore: si tratta di evitare di ricadere in errori del passato. Anche su questa delibera poi ci siamo astenuti per l’assenza definitiva del parere dei revisori dei conti”.
“Abbiamo comunque colto con favore – conclude il Pd – l’attenzione dimostrata sulle nostre proposte dal sindaco e dalla maggioranza. Confidiamo anche per il futuro che su temi di fondamentale importanza vi possa essere tra maggioranza e opposizione un confronto che fino ad oggi ha stentato a decollare. Il Partito Democratico ha dimostrato in questo frangente di avere la cultura di governo necessaria a affrontare i temi più delicati della vita della città, e di sapere mettere in secondo piano le beghe politiche quando ci sono in ballo gli interessi prioritari di Viareggio, in questo caso servizi fondamentali e posti di lavoro. Ringraziamo il nostro gruppo consiliare che ha svolto un lavoro intelligente e di grande capacità amministrativa”.
Nessuna apertura, invece, da Massimiliano Baldini del Movimento dei Cittadini: “L’intera operazione che l’amministrazione Del Ghingaro, questa mattina, ha forzatamente approvato riguardo le società partecipate è viziata alla radice sia dal parere interamente negativo dei revisori dei conti espresso in merito sia a Mover che ad Asp nonché in virtù della normativa legislativa nazionale in approvazione, a brevissimo, che prevede “nei cinque anni successivi alla dichiarazione di fallimento di una società a controllo pubblico titolare di affidamenti diretti, le pubbliche amministrazioni controllanti non possono costituire nuove società, né acquisire o mantenere partecipazioni in società qualora le stesse gestiscano i medesimi servizi di quella dichiarata fallita”. Meraviglia davvero che di fronte ad una tale situazione si sia inteso procedere ugualmente, evitando un ulteriore confronto con gli stessi revisori, pur in tempo per definire le delibere prima del 31 marzo prossimo”.
“In quest’ottica – prosegue Baldini – anche la ricognizione delle società partecipate ed il piano di razionalizzazione proposto come lo stesso regolamento sul controllo analogo, istituto previsto già per legge, in attesa di essere solo applicata e non certo da reinterpretare con norme di grado inferiore prive di senso, non possono che rappresentare l’ennesima operazione di mera propaganda che rischia seriamente non solo di non servire a nulla ma, addirittura, di confliggere apertamente con le norme di legge”.