Mallegni difende il bilancio: “Non ho alzato le tasse io”

“Ci risiamo. Non è difficile. Ed invece scopro che lo è. Prima bisogna leggere e poi tentare di capire. E’ lì che inizia il difficile. Chiarisco per l’ennesima volta anche a distratti ex amministratori”. E’ la replica del primo cittadino di Pietrasanta, Massim Mallegni in merito ai “numeri” snocciolati dal Partito Democratico sul bilancio. “Andiamo per ordine. L’Imu sugli immobili industriali e commerciali ha subito un aumento del 50% sotto l’amministrazione Lombardi. Oggi paghiamo molto di più. Non c’è trucco. Le tasse non le ho certo aumentate io, né una delle mie amministrazioni ai cittadini di Pietrasanta che in cinque anni hanno pagato il dazio dell’incapacità amministrativa. Non lo dico io, lo dice uno studio della Cisl. Nei dieci anni della mia amministrazione sono rimaste pressoché invariate e siamo riusciti ad assicurare una spinta decisiva all’economia che negli ultimi anni non pare abbia proprio brillato. La dimostrazione tangibile e reale sono gli importi degli incassi degli oneri che sono stati complessivamente di 34milioni, 3.4 milioni all’anno in media mentre nel primo triennio della sua amministrazione sono crollati di quasi il 50%. Significa una sola cosa: avete bloccato tutto. Non sono opinioni: è matematica”.
Il primo cittadino va oltre anticipando uno dei prossimi temi: “Comunico uno stato di profonda difficoltà delle imprese che forse al Partito Democratico interessa poco: ci sono aziende dove gli amministratori o proprietari guadagnano molto meno dei loro dipendenti e non certo perché evadono. Le imprese non sono più in grado di pagare le tasse. Sono i comuni e lo Stato a dover dimagrire per consentire alle imprese di restare in piedi. Noi faremo la nostra parte”.
Mallegni prosegue: “Alla fine del 2000 le riscossioni (tasse, servizi a pagamento etc) erano di 38milioni di euro mentre i residui attivi 43.7 milioni di euro per una incidenza del 115% alla fine del secondo mandato, dieci anni dopo, le riscossioni erano 53milioni di euro i residui attivi 44.3milioni di euro per una incidenza dell’88%. Traduco: abbiamo ridotto questa forbice del 33%. Per quanto riguarda la gestione del patrimonio l’eredità Lombardi ci ha lasciato beni in condizioni che stanno rendendo l’alienazione molto complicata. Il patrimonio, nel 2000, era di 55milioni di euro circa, nel 2010 di oltre 100milioni: + 82%”. Sul fronte dei mutui, altro indicatore termometro della capacità di investimento, l’amministrazione Mallegni ha speso sul territorio per opere, cantieri ed interventi poco più di 72milioni di euro riuscendo a tagliare la percentuale di indebitamente dal 6.95 al 3.91. “Anche questa è matematica. Non è fantasia. Non voglio dilungarmi oltre nel riproporre il solito tema del fantomatico buco di bilancio che ormai ha annoiato i cittadini di Pietrasanta stressati oltre che dalle tasse, dalla politica depressiva e triste dell’ultimo quinquennio. Pietrasanta è tornata ad investire con coraggio e soprattutto con positività ed ottimismo. Dovrebbe gioire insieme a tutti noi nel rivedere una città finalmente all’altezza delle sue ambizioni e della sua fama. Conta solo questo oggi”.