L’ex assessore Lazzerini: “Politiche abitative, stessa filosofia della giunta Betti”

Isaliana Lazzerini, ex assessore della giunta Betti, interviene sui progetti casa e sociale del Comune di Viareggio. “Le linee programmatiche – dice Lazzarini – dell’amministrazione Betti sul tema in questione sono non solo condivise dall’amministrazione attuale ma portate avanti nella proposta del consigliere e presidente della commissione sociale, Gabriele Tomei. Incrementare lo sportello del segretariato sociale era già stato richiesto al dirigente che non ha potuto ottemperare per la mancanza di personale da assegnare a tale servizio. Quello che sarebbe importante ripristinare è lo sportello immigrati gestito dalla Crea attraverso un mediatore culturale e così repentinamente interrotto per mancanza di risorse finanziarie. Il servizio di informazione sulle possibili oppotunità di accedere ai contributi per sanare le morosità incolpevoli sono di oltre 90.805,32 euro stanziati dallo Stato a cui si è aggiunto un ulteriore stanziamento di 37.735,87 euro e accedere ai contributi di sostegno all’affitto (legge regionale 431/98) non del tutto sufficienti, è in funzione. Per quanto riguarda il servizio di informazione dell’agenzia casa il comune dovrebbe mettere a disposizione risorse economiche che non ha e che in passato non ha portato a buoni risultati. Piuttosto le case da destinare a chi si trova in disagio abitativo dovrebbero essere reperite sul mercato privato dall’Agenzia casa che opera per la Fondazione Casa. Il progetto di social-co-housing dovrebbe essere realizzato nei locali dell’ex-Inapli che ha visto il cambio di destinazione d’uso, con i finanziamenti della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca per 1,5 milioni di euro, della Fondazione Casa e della Regione. La Provincia di Lucca come ormai è noto ha messo a disposizione di questo progetto i locali dell’ex-Inapli”.
“L’utilizzo di alberghi per accogliere chi ne ha bisogno – prosegue la consigliera – è stato fallimentare in passato per il costo esorbitante che è venuto a gravare sul bilancio comunale senza per altro offrire adeguate prospettive future sul versante abitativo. Per quanto riguarda l’individuazione di aree pubbliche da destinare all’agricoltura sociale sono attive al Varignano gestite dagli anziani del quartiere e a Torre del Lago gestite dalla Caritas. E’ importante continuare su questa strada perchè dà risposte a chi ha necesstà economiche e non ha un lavoro che possa sostenere i singoli nuclei familiari. Nonostante le difficoltà economiche del nostro comune sono intervenuti per le necessità più impellenti del territorio servizi pubblici e del privato sociale da sempre dalla parte dei più deboli; ma con questo non vuol dire che il comune non debba fare la sua parte trovando risorse economiche per il minimo vitale, per le borse lavoro dei diversamente abili e per ridurre con un accordo con lorganizzazioni sindacali dei pensionati i costi dei servizi per coloro che sono sotto la soglia di povertà”.
“Il nuovo regolamento per l’emergenza abitativa già predisposto – spiega Lazzarini prevede criteri di accesso e mobilità interna degli alloggi. Il passaggio dell’assistenza per i minori, le famiglie, gli anziani alla Società della Salute era già stato condiviso ma perchè sia operativo occorre che vengano assegnati i dipendenti impiegati nei diversi comuni. Quello che manca nella relazione di Tomei che invece vorrei sottolineare è il Progetto Alnair-Stella Luminosa – rifugio per donne e bambini per accoglienza e assistenza alloggiativa di emergenza/urgenza rivolta a donne e bambini. I locali di proprietà di Ferrovie di 130 metri quadrati dati al comune in comodato gratuito, con un finanziamento di 40mila euro, in collaborazione con Anci Toscana e Help Center nazionale per accogliere nuclei familiari provenienti da situazioni di maltrattamento e di disagio sociale che necessitano in modo urgente di un sostegno abitativo materiale. Il progetto si propone di contrastare la marginalità e il disagio sociale in una zona a forte rischio di comportamenti violenti e illegali e caratterizzata dalla presenza di molte persone in situazioni di disagio abitativo”. L’altro progetto è Help Center, progetto di riqualificazione sociale dell’area della stazione di Viareggio, al binario 1 adiacente alla polizia ferroviaria, oggi diventata piazza di spaccio e malavita. L’apertura di questi due centri di proprietà delle Ferrovie ma assegnati in locazione gratuita al comune di Viareggio restituirebbe alla stazione e quindi alla città quel volto accogliente in grado anche di favorire, oltre la presa in carico delle problematiche sociali ormai sempre più emegenti, anche un miglior sviluppo del mercato turistico, rappresentando in qualche modo la stazione come la porta della città. La Regione Toscana partecipa al progetto con 36mila euro. L’altro ambizioso progetto è la realizzazione di una nuova farmacia comunale nei locali ormai abbandonati di proprietà di Ferrovie al binario 1, con servizio h 24 che renderebbe illuminata la stazione allontanando con l’aiuto delle forze di polizia coloro che vengono a Viareggio per delinquere”.