Per Massarosa arriva il riconoscimento Unesco

1 aprile 2016 | 11:49
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Per Massarosa arriva il riconoscimento Unesco

Riconoscimento Unesco per Massarosa che entra nella riserva della biosfera “Selve costiere di Toscana”, la cui nascita è stata sancita lo scorso 19 marzo a Lima durante il congresso mondiale del programma “Man and the Biosphere”.

“Siamo estremamente soddisfatti – dichiara il vicesindaco e assessore all’Urbanistica Damasco Rosi – per aver visto premiare, al termine di un lungo ed intenso lavoro portato avanti dal Parco Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli in sinergia con i Comuni, anche le qualità e le potenzialità del nostro territorio, che non si scoprono di certo oggi. Questo riconoscimento è nato da un percorso di condivisione e di incontri volti a stabilire i punti fondamentali della candidatura fino ad arrivare al passaggio in commissione urbanistica e successivamente in consiglio comunale. Una condivisione che si è manifestata concretamente a Massarosa tra le forze politiche di maggioranza e di opposizione che si sono espresse, dopo un confronto costruttivo, con un voto unanime su questa proposta”.
Un riconoscimento che comunque, precisa, non creerà nessun tipo di vincolo giuridico o inibitorio rispetto alle attività svolte e non determinerà nessun effetto limitativo alle previsioni urbanistico-edilizie. “Darà però la possibilità di far conoscere e valorizzare le straordinarie ricchezze paesaggistiche, ambientali, eno-agroalimentari, architettoniche, archeologiche e produttive del nostro comprensorio. Ci darà inoltre la possibilità di accedere più facilmente ai contributi comunitari per lo sviluppo delle iniziative che vorremmo intraprendere. Da ora in avanti – continua – soggetti pubblici e privati dovranno lavorare congiuntamente per consentire un uso efficace di questo riconoscimento: un logo, una rete di collegamenti tra i vari siti, una strategia di comunicazione anche a fini turistici e una serie di progetti di livello internazionale per mettere in luce le attività umane ed economiche presenti o che vorranno insediarsi. Far parte di una delle 13 Riserve italiane riconosciute dall’Unesco – conclude Rosi -ci rende orgogliosi e al tempo stesso ci responsabilizza di fronte a questa nuova sfida che cercheremo, ognuno per le proprie competenze, di cogliere al meglio insieme alla nostra comunità e con l’aiuto delle molte realtà associative e produttive presenti che hanno mostrato in tutti questi anni una particolare attenzione ed un particolare attaccamento alla nostra terra e alle sue bellezze. Cercheremo insieme di ottimizzare al meglio questa grande opportunità”.