Balneazione, sindaci Versilia appoggiano scelte di Camaiore

2 aprile 2016 | 14:49
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Balneazione, sindaci Versilia appoggiano scelte di Camaiore

Balneazione, i sindaci della Versilia si schierano con Del Dotto in attesa del piano B per risolvere i problemi della fruizione del mare in sicurezza. “Condividiamo – scrivono in una nota congiunta i sindaci di centrosinistra Buratti, Mungai, Neri e Verona di Forte dei Marmi, Massarosa, Seravezza e Stazzema – le valutazioni del Comune di Camaiore e del sindaco Alessandro Del Dotto poiché assecondare le volontà dell’azienda tedesca, che più volte ha cambiato le carte sul tavolo della negoziazione, avrebbe dato la matematica certezza di non far partire la sperimentazione in tempo utile. Questa scelta, dunque, è stata una scelta responsabile e intelligente”.

“E’ di assoluto rilievo e importanza – proseguono i sindaci – inoltre, il fatto che le risorse siano ancora pienamente disponibili grazie a questa prudente gestione. Il bisogno della Versilia è quello di lavorare insieme per la soluzione dei problemi della balneazione: bisogno rispetto al quale, come ha confermato ieri dalla Regione Toscana, è Camaiore, come ente capofila, a farsi carico di individuare la scelta migliore, secondo le indicazioni tecniche in suo possesso, coinvolgendo gli altri Comuni solo se vi sarà bisogno, nei modi e nelle forme opportune. Camaiore si è impegnata, anche economicamente, di investire in progetti anche per chi – sempre più frequentemente – non ne ha dato e non ne vuole dare. Dobbiamo quindi rendere merito al Comune di Camaiore che ha saputo salvaguardare risorse pubbliche e che ha reagito con forza e decisione contro le lungaggini burocratiche che si sono all’improvviso manifestate, lavorando subito a una soluzione alternativa considerata la più risolutiva”.
“La presenza e il lavoro dei Comuni versiliesi – continuano i sindaci – non deve appesantire il lavoro che Camaiore sta facendo: in questa vicenda, come in altre, non ci sono e non possono esserci spazi per gli appetiti personali e i protagonismi. C’è spazio, invece, solo per lo spirito di collaborazione, l’unione e la concretezza del fare. La questione della balneazione è tecnica e chi prova (il riferimento è, evidentemente, al sindaco di Viareggio, ndr), anche minimamente, a strumentalizzarla, sollevando misere polemiche, si mette automaticamente contro la ricerca del successo nella formulazione di un contributo tecnico e scientifico alla soluzione del problema e contro la Versilia, le sue amministrazioni, la sua gente, il suo ambiente e le sue attività produttive. Appoggeremo, insieme, il passaggio al “Piano B” delineato dagli studi dell’università di Pisa: nell’incontro che ci sarà presso la Regione Toscana la prossima settimana, andremo compatti a sostenere la sperimentazione dell’acido peracetico, nei modi e con le soluzioni che gli esperti ci indicheranno come più efficaci per una sperimentazione che ha come unico scopo la protezione della salute delle persone, la difesa dell’ambiente e la salvaguardia di tutto il comparto turistico e del suo indotto, risorsa vitale per la Versilia”.
“Auspichiamo – chiudono i sindaci – da parte di tutti un atteggiamento costruttivo e il superamento dell’isolazionismo istituzionale. Certe problematiche si superano solo se si è compatti: i nostri cittadini ci chiedono questo perché questo è quello che vogliono”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il sindaco di Pietrasanta, Massimo Mallegni: “Nel giugno scorso – dice – appena eletto, il primo impegno istituzionale fu la riunione del gruppo di lavoro che aveva prodotto l’accordo di programma per la tutela delle acque attraverso sperimentazione di sistemi per la depurazione. L’argomento trattato nella riunione: il via agli impianti di ionizzazione. In quella riunione dissi che ritenevo, come per altro ricordato dall’Università nella relazione presentata in quell’occasione, che la sicurezza di buon funzionamento degli impianti era tutta da verificare. Fu allora che il Comune di Pietrasanta impose la clausola che, nell’eventualità che gli impianti non avessero funzionato, i comuni non avrebbero pagato il costo degli stessi che discendeva, per altro, da un contributo regionale. Ritenevo, ritengo e riterrò che ad oggi la scelta dell’impianto di disinfezione ad acido peracetico sia una delle scelte piò corrette. Bene ha fatto il sindaco Alessandro Del Dotto, vista l’impossibilità oggettiva di realizzare gli impianti di ionizzazione, a rescindere il contratto con la società tedesca. Non ci sono mai state di fatto garanzie sufficienti perché questi impianti funzionassero realmente. Mi rammarico soltanto che per la scellerata volontà politica del Comune di Pietrasanta, prima di me, sia stata rinnegata, per cinque anni, la scelta dell’acido peracetico. Da questa decisione il territorio e le imprese hanno subito innumerevoli divieti di balneazione con gravi danni all’economia e conseguentemente all’immagine della Versilia. Finalmente oggi si torna a percorrere, se pur in via sperimentale, una scelta da me sostenuta da molto tempo”.
Mallegni precisa inoltre: “Ho inteso non sottoscrivere il comunicato congiunto degli altri sindaci – dice – non perché non condivido la scelta dell’acido peracetico, anzi, ma perché è importante che si comprenda la differenza tra chi ha sempre creduto in qualcosa, e chi oggi, con mio immenso piacere, ha compreso che quella del peracetico fosse l’unica strada”