Il dottor Sergio Milletti va in pensione: il ringraziamento ai colleghi del Versilia

Il dottor Sergio Milletti, medico di pronto soccorso dell’ospedale Versilia, va in pensione. E saluta così i colleghi he lo hanno acompagnato in questi lunghi anni di professione: “Carissimi – scrive -dopo oltre 36 anni di servizio attivo quasi tutto svolto in pronto soccorso e 42 anni e 10 mesi di contributi versati allo Stato, alla fine della settimana andrò in ferie e poi, senza più rientrare in servizio, in pensione. Desidero ringraziarvi per aver condiviso con me 13 anni di lavoro e di fattiva collaborazione, consapevole dei limiti dati dalle difficoltà che ognuno di voi si trova quotidianamente ad affrontare”.
“Desidero ringraziare – dice – in particolare tutto il personale del pronto soccorso dell’ospedale Versilia – medici, infermieri, oss e hostess – per la loro competenza professionale, il loro sostegno e le loro ripetute dimostrazioni di affetto; ringrazio Stefano Buzzigoli, Marco Arganini, Mario Manca, Giancarlo Lensi e i loro collaboratori, medici, infermieri e oss, senza dimenticare i fisioterapisti (in particolare Alberto), per avermi dato una seconda opportunità e la gioia di continuare a vivere e camminare senza problemi, facendomi sperimentare la competenza e le capacità assistenziali di un ospedale spesso denigrato ma che ritengo con un livello qualitativo delle cure superiore alla media. Grazie al personale della medicina per gli sforzi che quotidianamente fa per accogliere la maggior parte dei nostri pazienti, ma anche a tutti gli altri reparti dell’ospedale per il loro lavoro quotidiano, alla direzione medica di presidio, alla direzione infermieristica e alle infermiere dell’ufficio qualità, grazie alle quali abbiamo superare lo scoglio dell’accreditamento istituzionale”.
“Grazie – conclude – a tutto il personale amministrativo, dell’ufficio del personale ed informatico in primis, da cui ho sempre ricevuto piena disponibilità e cortesia, andata ben oltre quella puramente istituzionale nonostante le mie richieste spesso insistenti.
Grazie al volontari dell’Avo per la loro spontanea disponibilità ad aiutare chi soffre e grazie a quelle tante persone della Versilia, il cui nome è ben inciso nel mio cuore, che mi hanno mostrato con l’esempio cosa significhi saper affrontare con coraggio le difficoltà della vita e come amore e carità verso il prossimo vadano ben oltre il dovuto dalla nostra professione. Un saluto e un grazie anche ai medici e infermieri del territorio che svolgono un ruolo difficile per le tante limitazioni diagnostico-assistenziali. Insomma, sperando di non aver dimenticato nessuno, grazie, grazie veramente di cuore a tutti voi”.