Viareggio, chiusa la piscina comunale. Centrodestra insorge

Chiusa la piscina comunale di Viareggio in seguito ai problemi posti dal deficit dell’amministrazione comunale. Dopo l’ordinanza del giudice, sono stati sciolti i contratti ed è stato chiesto ai gestori la riconsegna degli impianti. Ai gestori della piscina, del palasport, del Centro polo e campo sportivo della Migliariana è arrivata la comunicazione del curatore fallimentare, via posta certificata, indirizzata anche al sindaco: nella missiva si invitano le associazioni a consegnare al curatore gli impianti.
Difficile, al momento, fare previsioni sull’eventuale riapertura dell’impianto per la quale il Comune dovrà provvedere al riaffidamento ai gestori con un nuovo bando. Quanto invece al palasport, al Centro polo e al campo sportivo, per ora, il problema di chiusura non si pone perché i costi di gestione sono decisamente più bassi di quelli della piscina.
E questa mattina i consiglieri del centrodestra si sono recati presso l’impianto sportivo per incontrarsi con Franca Zappelli, presidente del comitato associativo sport acquatici, che ne ha avuto la gestione fino ad oggi. “Tangibile – si spiega in una nota – lo sconcerto dei molti sportivi che, arrivati per allenarsi, hanno appreso sul momento che Viareggio non ha più una piscina. Quello che si è realizzato oggi è il frutto di scelte politiche ed amministrative che, pur nella ristrettezza dei margini giuridici, si sono rivelate, come dicevamo, prive di un piano e di un progetto di salvaguardia dei servizi della città di cui adesso paghiamo tutti la superficialità con la quale l’amministrazione Del Ghingaro, ed in particolare gli assessori Mei e Servetti, hanno operato. Inoltre, questa mattina, proprio nel giorno della chiusura della piscina, per la seconda volta in una settimana è saltata la commissione sociale e sport per questioni interne alla maggioranza, incapace di garantire il numero legale. Grazie alla collega Annamaria Pacilio, presidente della commissione vigilanza e controllo sulla Viareggio Patrimonio, è stata convocata per giovedì mattina una seduta alla presenza di Bellomo per conoscere e verificare lo stato dell’arte. Tenuto conto della struttura, degli interessi sociali e sportivi, auspichiamo quanto prima una soluzione basata su una progettualità che consenta di far tornare la piscina a disposizione della città. Soluzione che può passare dal coinvolgimento delle opposizioni e di tutti gli organi sportivi ed istituzionali, come Regione, Fin e Coni”.