
In questi giorni l’associazione di categoria Movimento Balneare redige il papello con cui , nella trattativa Stato/Bagnini, ricorda al governo una scadenza ed intima di rispettare gli impegni presi con la categoria, ovvero una “bozza di legge per salvare le Imprese balneari. Le richieste minime dei sindacati sono: 30anni periodo transitorio, riconoscimento del valore reale dell’ impresa compreso l’ avviamento al termine dei 30anni, revisione dei canoni pertinenziali”. Questo secondo il Movimento Cinque Stelle di Forte dei Marmi stride con la notizia che “presto verrà messa all’asta la concessione demaniale dell’ex ristorante Mokambo a Forte dei Marmi dove si recita”.
“A noi risulta – spiegano i 5 Stelle – che molti concessionari tra cui anche l’ex presidente del consiglio comunale e attuale presidente dell’Unione proprietari Bagni a Forte dei Marmi Francesco Mattugini diano in subaffitto la concessione a cifre imbarazzanti, ci chiediamo quindi perchè mai due concessionari dovrebbero avere un trattamento così diverso. Oltretutto chi rileverà la concessione dell’ex Mokambo si vedrà costretto a pagare poco meno di 80.000 euro all’anno per poco più di 200 metri quando uno stabilimento balneare che occupa 5.000 metri quadrati ne paga meno di 10.000. Non capiamo perchè il cuoco dell’ex Mokambo non potrà subaffittare mentre il bagnino si e non capiamo perchè alla scadenza non ci sarà nessuna preferenza per il concessionario uscente quando gli altri fanno guerre per continuare ad avere il rinnovo automatico della concessione. La Regione Toscana dopo aver cambiato il concetto di facile rimozione da 48 ore a 90 giorni e previsto finanziamenti a tasso zero per la categoria, con la proposta di legge 81/2015 sta normando per indennizzare il concessionario balneare uscente con il 90% del valore di mercato e il cuoco del Mokambo allora?”.