Viareggio celebra i 90 anni dalla prima di Turandot

23 aprile 2016 | 10:14
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Viareggio celebra i 90 anni dalla prima di Turandot

Lunedì (25 aprile) alle 17,30 l’amministrazione comunale di Viareggio e la Fondazione Festival Pucciniano celebrano l’anniversario dei 90 anni dalla prima rappresentazione di Turandot al Teatro alla Scala di Milano con una conferenza concerto ad ingresso libero nella galleria d’arte moderna e contemporanea.

Interverranno il vicesindaco e assessore alla cultura Rossella Martina, il presidente della Fondazione Alberto Veronesi, la direttrice della Gamc Alessandra Belluomini Pucci, il giornalista Adolfo Lippi il consigliere della Fondazione Paolo Spadaccini, i protagonisti della Turandot che andrà in scena nel cartellone del 62esimo Festival Puccini di Torre del Lago: il direttore d’orchestra Jacopo Sipari di Pescasseroli, il regista Enrico Stinchelli, il soprano Francesca Cappelletti interprete di Liù, il tenore Tiziano Barontini (Pong) e il basso Davide Mura.
Era un Toscanini all’apice della sua maturità artistica quello che sali sul podio il 25 aprile del 1926 per dirigere Turandot, l’opera che Giacomo Puccini lasciò incompiuta a causa della sua prematura morte il 29 Novembre 1924. Quell’opera che, forse più di tutte, aveva indotto l’autore a continui ripensamenti. Era piuttosto il finale a non convincere Puccini, ritenuto troppo carente nel libretto, quel finale di cui lascia, alla sua morte, solo 36 pagine di schizzi. Idee musicali su cui lavorò dal 1925 al 1926, dietro incarico dell’editore Ricordi, Franco Alfano, strettamente seguito dal direttore Arturo Toscanini a cui, sempre Ricordi, aveva affidato la prima esecuzione al Teatro alla Scala di Milano. Toscanini non fu granché soddisfatto del lavoro di Alfano e impose numerosi tagli e cambiamenti alla versione prima di Alfano, che fu costretto a riscriverne una versione abbreviata. La poca soddisfazione di Toscanini nei confronti del lavoro di Alfano risultò forse ancora più palese nel clamoroso gesto con cui il direttore alla prima il 25 aprile del 1926, dopo la morte di Liù, pose la bacchetta sulla partitura ed esclamò “Qui finisce l’opera perché a questo punto il Maestro è morto”. Quella sera Turandot termina con le parole di Toscanini, incompiuta come l’aveva lasciata il suo autore, oggi Turandot continua ad essere una delle opere più apprezzate dal pubblico di tutto il mondo e chiude il ciclo dell’età dell’oro del melodramma italiano.
Della genesi dell’opera e della sua fortuna nei teatri di tutto il mondo si parlerà nella Conferenza in programma lunedì nella sala conferenze della Gamc (ingresso libero) e a cui prenderanno parte alcuni dei protagonisti dell’opera che la Fondazione Festival Pucciniano allestirà la prossima estate per celebrare questo anniversario con la produzione tradizionale firmata da Ezio Frigerio e Franca Squarciapino. La regia è affidata a Enrico Stinchelli con interpreti Martina Serafin, Rudy Park, Francesca Cappelleti e che vedrà l debutto sul podio del Festival Puccini del giovane direttore Jacopo Sipario di Pescasseroli.
Un pomeriggio da non perdere tra aneddoti e curiosità raccontati da Aldolfo Lippi e Paolo Spadaccini con la partecipazione di Paola Chini, nipote di Galileo Chini che firmò le scenografie della prima rappresentazione, per ripercorrere la gloriosa storia di una delle opere più amate ed eseguite nel mondo. Durante la Conferenza momenti musicali con arie tratte dall’opera interpretate da Francesca Cappelletti, Tiziano Barontini e Davide Mura accompagnati al pianoforte da Emanuele De Filippis.