Capitaneria e Usl: controlli al porto di Viareggio

6 maggio 2016 | 13:54
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Capitaneria e Usl: controlli al porto di Viareggio

Nell’ambito delle riunioni dell’organismo permanente per la prevenzione sui luoghi di lavoro, che si svolgono mensilmente alla direzione territoriale del lavoro di Lucca, capitaneria di porto di Viareggio, Inps ed azienda Usl Toscana nord ovest hanno concordato nei giorni scorsi alcuni sopralluoghi congiunti nel porto di Viareggio. Il target è stato individuato nelle operazioni svolte su unità navali all’ormeggio od alate a secco nelle aree adiacenti le banchine pubbliche destinate ai lavori (nel caso di specie, la banchina Lenci della darsena Viareggio), lavorazioni talvolta complesse che si protraggono per mesi. Una volta salito a bordo, il personale ispettivo ha proceduto secondo le specifiche competenze. I militari della capitaneria di porto hanno acquisito le varie documentazioni di bordo e verificato la validità ed il rispetto delle autorizzazioni possedute, contenenti in particolare prescrizioni per la sicurezza portuale e della navigazione. Il personale della Usl ha mirato ad accertare eventuali fattori di rischio per la salute dei lavoratori, verificando la correttezza delle procedure nelle lavorazioni, l’interferenza tra le stesse e la loro congruenza con i piani previsti nei documenti di sicurezza e di valutazione del rischio. 

I controlli, protratti per due giorni su 3 unità navali da diporto, hanno nel complesso interessato 7 ditte appaltatrici ed 8 lavoratori, risultati regolarmente occupati. Sono tuttavia in corso riscontri incrociati tra gli uffici sui dati raccolti. Anche le lavorazioni esaminate (saldature, montaggio e smontaggio di parti meccaniche, verifiche tecniche sui vari apparati di bordo) non hanno evidenziato violazioni alle norme in materia di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro.
I controlli saranno ripetuti con frequenza nei prossimi mesi: l’obiettivo è tenere alta l’attenzione di tutti gli operatori portuali sul delicato tema della sicurezza sul lavoro. Da sottolineare che la vigilanza congiunta tra enti, oltre a porre in essere una mirata, specifica e concentrata attività a tutela soprattutto dei lavoratori, interferisce il meno possibile con le esigenze operative e commerciali dei cantieri navali e delle varie aziende dell’indotto marittimo.