
Ha cantano alcune sue canzoni in francese, in tedesco, in spagnolo, in inglese e persino in giapponese, fornendo la prova di un successo mondiale che dura ormai da oltre cinquant’anni. Ma ha concluso regalando un bis in napoletano, Reginella, e congedando così il pubblico del teatro di Pietrasanta tutto in piedi per lei. Non ci poteva essere protagonista migliore di Gigliola Cinquetti per impreziosire l’ultima serata dell’edizione 2016 di Due voci e una chitarra, portando a compimento un ciclo dedicato quest’anno alle signore della Canzone italiana.
E quando Marino Bartoletti, ideatore e brillantissimo conduttore dell’evento, le ha chiesto quale fosse il Paese d’Europa nel quale, dopo tanti viaggi, tanti spettacoli e tanto successo, si riconoscesse di più, ha risposta “la Toscana, perché è qui che si assapora la vera cultura”.
La ragazzina che nel 1964, a sedici anni, venne paracadutata sul palco di Sanremo trionfando con “Non ho l’età” si è raccontata con gioia e profondità per oltre due ore, intervallando le sue storie di vita (dalla Verona bombardata del dopoguerra, ai trionfi all’Olympia di Parigi) con esecuzioni musicali, rese perfette dalla sua maturità di donna e di interprete, che hanno strappato entusiasmo e applausi
Un’artista a tutto tondo: ovviamente cantante, ma anche pittrice (si diplomò al Liceo Artistico nel bel mezzo dei suoi primi trionfi, con i giornalisti e i fotografi davanti alla Commissione d’esame), conduttrice televisiva, giornalista, attrice di cinema, di teatro e di televisione. Federico Fellini, innamorato del suo talento, non sapendo come farle conoscere la sua ammirazione, la invitò per tre giorni sul set di Ginger e Fred. E Maria Callas, all’apice dei suoi trionfi, dopo averla incontrata in aereo, le diede un passaggio a Parigi, chiedendole di salutarle il “suo” lago di Garda dove trascorreva le vacanze italiane prima di innamorarsi di Aristotele Onassis.
Quello che ha colpito di Gigliola, a parte un talento musicale se possibile consolidato dal tempo, è stata la profondità dei ragionamenti, la serenità con cui ha dimostrato di aver interpretato e di saper interpretate tutt’ora la sua vita artistica e personale.