
Alberto Giovannetti, capogruppo della lista ‘Pietrasanta prima di tutto’ commenta oggi (14 maggio) l’eisto della protesta del verde organizzata dal partito democratico sull’apertura del centro raccolta del verde e la conseguenze interruzione della raccolta porta a porta. “La manifestazione ha raccolto sicuramente molto meno di quanto il partito democratico sperava – si legge – e mi sembra che sia stato un flop al di là del numero di firme che sono state raccolte, a volte anche estorte, visto che molti dei firmatari non sapevano dell’origine politica dell’iniziativa. La protesta è stata strumentalizzata. Ma gli effetti sono stati mosci rispetto a quelle che erano le aspettative. Alla protesta c’era appena il 3% dei firmatari”.
La nota prosegue: “Esiste un disagio, e questo lo comprendiamo anche noi, prima di tutto come cittadini, ma è un disagio che è prodotto dal cambio di un’abitudine che porterà, nel medio-lungo periodo, così come era stato per il passaggio dal cassonetto al porta a porta, e ben ricordo anche in quel caso le proteste, dei benefici economici, ambientali e di immagine. Non amministriamo la città per il consenso, ma per migliorarla e migliorare i servizi. Chi amministra per il solo consenso non cambia le cose ma le lascia così come sono sempre state. E’ altrettanto chiaro un altro elemento: la demagogia politica – prosegue – non produce consenso senza proposte costruttive”.
Giovannetti è sicuro che l’amministrazione comunale “saprà ascoltare così come ha fatto per il piano della sosta. L’impostazione del servizio e la direzione dei centri di raccolta e della definizione di una tariffa puntuale non cambia. Si può sempre migliorare. Deve essere questo il nostro obiettivo non lo status quo. Ai cittadini che protestano chiedo di valutare questo cambiamento epocale non oggi ma tra alcuni mesi. Intanto abbiamo abbassato la Tari, già quest’anno e lavoreremo per abbassarla anche il prossimo anno. Dobbiamo arrivare a pagare un servizio nella misura in cui lo utilizziamo. Questa è vera equità”.