Pd Viareggio: “Sì ai rifiuti zero, ma certezza sui costi”

Il gruppo consiliare del Pd a Viareggio dice sì all’obiettivo rifiuti zero ma, al contempo, chiede massima chiarezza in ordine ai costi globali dell’operazione. E’ quanto si apprende dalla nota redatta oggi (14 maggio): “Nel Consiglio comunale di ieri – si legge – è di nuovo stata rinviata la delibera di approvazione del piano finanziario relativo alla Tari. Dunque alla vigilia della partenza della raccolta differenziata sui viali a mare (che inizia alla vigilia della stagione con possibili ripercussioni negative), non sappiamo esattamente quali saranno i costi. Premesso che siamo d’accordo nel prospettare per Viareggio la politica rifiuti zero, vogliamo maggiore chiarezza sui costi e la loro copertura finanziaria, cosa che al momento ci appare assai incerta. Se infatti il costo complessivo rimarrà pressoché invariato rispetto al 2015, non ci pare realistico che si possa raggiungere un milione dal risparmio sullo smaltimento dei rifiuti indifferenziati”.
Il Pd entra poi maggiormente nel dettaglio della questione: “Lincremento massiccio della differenziata dovrebbe avvenire negli ultimi tre mesi del 2016, visto che Sea nel suo piano prevede un totale di rifiuti conferiti a Pioppogatto di 22mila tonnellate per il 2016 che la stessa amministrazione di sua iniziativa ha ridotto a 19 mila tonnellate. Ad aprile 2016 i rifiuti che Viareggio ha conferito a Pioppogatto sono 8mila tonnellate: dunque come sarà possibile centrare l’obiettivo della Giunta che contraddice di fatto quello che dicono gli esperti di Sea?
In secondo luogo Viareggio purtroppo, dal porta a porta attualmente in essere, raccoglie in media il 10% in meno del comune di Camaiore. Sarà possibile in tre mesi recuperare questo dato che si è consolidato negli anni?Preoccupa inoltre anche la differenza indicata nel piano finanziario sul costo dello smaltimento dei rifiuti indifferenziati: euro 134 a tonnellata nel piano 2016, mentre quello previsto dal Cav è di euro 136,40 a tonnellata”.
Ma la preoccupazione più grossa è un’altra: “Temiamo che nel prossimo anno, quando tutto sarà a pieno regime, la spesa potrebbe crescere di circa 2 milioni. Sarebbe opportuno, quindi, avere qualche elemento in più in merito alla previsione del 2017, e anche qualche certezza in più relativamente a quali tipi di impianto a breve termine saranno realizzati per valorizzare la raccolta differenziata. In conclusione, vorremmo anche sapere (per meglio valutare il fondo rischi) a quanto ammonta la percentuale di riscossione della Tari 2015 che non è riportata nella relazione dei sindaci Revisori. Nel 2014 l’ammontare della Tari non pagata era del 43,57 per cento e il fondo rischi dunque totalmente inadeguato. Come Pd siamo quindi disponibili a sostenere il progetto rifiuti zero ma in un contesto di conti che tornano, soprattutto nel nostro Comune, dove le difficoltà economiche di cittadini e imprese sono ben presenti a tutti, e i conti in “rosso” dell’ente pubblico non consentono passi falsi”.