Protesta del verde, sale la tensione tra Pd e maggioranza

16 maggio 2016 | 13:35
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Protesta del verde, sale la tensione tra Pd e maggioranza

“Al capogruppo di maggioranza e al sindaco proprio non è andata giù che quasi 3000 persone abbiano firmato per il ripristino del servizio porta a porta del verde e cercando di delegittimare, una volta di più, l’operato dell’opposizione, offendono in realtà l’intelligenza dei cittadini che hanno sottoscritto consapevolmente la petizione e di quanti ancora avrebbero firmato, se solo avessimo deciso di proseguire”. Antonio Orsucci della segreteria del Pd di Pietrasanta torna all’attacco dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Massimo Mallegni.

“Tutti presi come sono dalla furia di dimostrare il consenso di cui affermano di godere – va avanti il Pd -, i nostri amministratori e la maggioranza consiliare sottovalutano e sminuiscono il malcontento diffuso in tutta la popolazione, senza distinzione di colore politico, per una serie di provvedimenti che, prima ancora di essere impopolari, hanno il vizio di non essere stati nemmeno discussi con i cittadini. E così, sabato, invece di scendere davanti al municipio a confrontarsi con le persone che hanno portato i sacchi del verde per accompagnare la consegna della petizione, qualche anonimo consigliere di maggioranza o assessore ha scelto la via più confacente alla propria indole e agire nell’ombra per scattare, da dietro le finestre del Comune, delle foto panoramiche dei manifestanti e, in barba anche alla privacy e alla tutela dei minori che appaiono fotografati in bella vista, renderle pubbliche”.
“Continuino pure così – prosegue la nota -, a misurare il consenso coi mi piace e le visualizzazioni, ad arroccarsi nel proprio castello virtuale, a considerare carta straccia le proteste dei cittadini e contare il numero di chi protesta senza dare peso ai contenuti e alle ragioni di chi dissente. Proseguano pure a lodarsi e sbrodolarsi. Se i cittadini avranno qualche segnalazione da fare, sapranno su chi poter fare affidamento. Speriamo vivamente che chi ha usato a sproposito la parola estorcere, lo abbia fatto senza conoscerne il significato. In caso contrario, possiamo provare solo immensa pena e vergogna per dei rappresentanti delle istituzioni che usano un linguaggio intimidatorio. Se fossimo così bravi a estorcere qualcosa, magari a quest’ora saremmo finalmente in possesso dei documenti da mesi richiesti alla Fondazione Versiliana e che invece vengono gelosamente custoditi, a dispetto anche del parere della Prefettura di Lucca. Il sindaco e il capogruppo di maggioranza con le loro affermazioni stanno offendendo non solo i rappresentanti e gli iscritti di un partito, ma anche dei liberi cittadini che hanno volontariamente dato una mano a raccogliere le firme. Viste le spregevoli e infamanti accuse che rivolgono chiediamo loro quale scopo, quale interesse avremmo avuto a chiedere la firma con l’inganno? Quello di ottenere più firme? Quello di avere solo maggiore visibilità? Ci sembra ben poca cosa rispetto al reale disagio arrecato, che fanno finta di non vedere e che vogliono convincerci che non esista. È un modo di fare che non ci appartiene, ma nei prossimi giorni valuteremo se adire alle vie legali a tutela del Partito, dei nostri militanti e dei liberi cittadini che hanno raccolto le firme: nel dibattito politico talvolta si possono anche alzare i toni, ma non possiamo accettare la diffamazione. In ogni caso, se i nostri amministratori pensano di intimorirci, si sbagliano di grosso: su questo, come su altri temi andremo avanti facendo la nostra parte e le nostre proposte. E siamo convinti che di questo passo gli argomenti non mancheranno davvero”.