
Il Comune di Camaiore e il Comune di Viareggio, preso atto dell’informativa dell’Arpat relativa ai risultati sfavorevoli delle analisi su campioni di acqua prelevati il 16 maggio scorso, hanno tempestivamente deliberato le ordinanze di divieto di balneazione temporanea sulle aree Foce Fossa dell’Abate, e nell’area a 100 metri a nord della Foce Fosso dell’Abate – nel comune di Camaiore – e al Fosso dell’Abate Sud nel Comune di Viareggio.
L’esito negativo è dovuto principalmente alle forti precipitazioni che hanno insistito sulla zona fino alle ore immediatamente precedenti al prelievo (60 millimetri secondo i dati del Centro Funzionale della Regione Toscana) che hanno pregiudicato l’equilibrio del bacino idrografico che sfocia a mare tramite la Fossa dell’Abate. La legislazione europea è particolarmente stringente in quanto non permette uno spostamento dei campionamenti in corrispondenza di eventi meteorologici rilevanti. Il divieto sarà revocato nel più breve tempo possibile a fronte di un positivo riscontro delle analisi.
“Da tempo – spiegano i sindaci Giorgio Del Ghingaro e Alessandro Del Dotto – stiamo conducendo una battaglia di carattere normativo: ad oggi i campionamenti necessitano di 48 ore prima di conoscerne i risultati finali. Lasso di tempo, questo, durante il quale si può fare tranquillamente il bagno in mare, anche se potenzialmente inquinato. Le ordinanze arrivano poi in un momento in cui la presenza di colibatteri, se dettata da ragioni temporanee, è già rientrata nei parametri, e viene addirittura revocata — di solito — a 5 giorni dai primo campionamento. Si tratta di una procedura assurda”.