Futuro dell’Asp, Filcams: “Non basta mantenere l’occupazione”

18 maggio 2016 | 06:51
Share0
Futuro dell’Asp, Filcams: “Non basta mantenere l’occupazione”

Incontro in Comune ieri mattina (17 maggio) fra sindacati e amministrazione, rappresentata dagli assessori Alberici e Servetti, sul passaggio da Asp a I Care con l’assunzione del personale della Viareggio Patrimonio.
Il sindacato nell’occasione ha esposto diverse perplessità: “Restano infatti da definire alcune questioni – si legge in una nota Filcams – Mentre ci convince la parte che riguarda il personale che continuerà a fare il proprio lavoro nei vari settori (riscossioni, emergenza abitativa eccetera), non comprendiamo però con quale criterio si vada a trovare mansioni aggiuntive presumibilmente nei cimiteri, senza pregiudicare posizioni interne. Inoltre se vi sono posizioni aggiuntive, la precedenza cronologica è del personale della Viareggio Versilia Congressi che da mesi è licenziato ed aspetta di capire dove andare”.

“Seconda questione abbastanza anomala – prosegue Filcams – è quella di prevedere in delibera di consiglio comunale l’inquadramento al quinto livello del settore commercio con una deroga peggiorativa alle norme ed ai contratti. Capiamo che in sede di ristrutturazione ci possano essere rinunce, per salvaguardare i posti di lavoro, ma non capiamo e non crediamo che si possa derogare in peggio alle norme o al contratto nazionale. Il livello deve corrispondere alle mansioni svolte, l’articolo 13 dello statuto dei lavoratori in tal senso è chiaro L’ipotesi prospettata da Franciosi che dopo sei mesi il dirigente sceglie a chi dare il livello e quale senza un criterio chiaro e oggettivo, ci sembra poi inaccettabile, e come Filcams non la accetteremo nel nostro settore. Riteniamo poi che il personale che sarà assunto nel settore terziario dopo anni che opera per il solito per il Comune debba essere assunto senza le limitazioni per le nuove assunzioni previste dal job acts, perché ne verrebbero pregiudicati i diritti fondamentali. Ci riferiamo in particolare all’articolo 18. E questo non costa niente”.
“Nel piano industriale ci resta poi da capire meglio i costi, il calcolo delle provvigioni ed il ruolo dell’Anci ed il costo dell’operazione per le mansioni che le vengono affidate – chiude il sindacato – Ci siamo lasciati con un impegno a rivedersi i primi di giugno, dopo che avremo approfondito il piano industriale, visto che ci è stato consegnato ieri, ma evidentemente ad una prima lettura non è ancora adeguato visto che se si basa sulla riduzione dei trattamenti e dei diritti di chi lavora. Dunque ribadiamo che il Comune di Viareggio raggiunge un obiettivo importante se riesce a mantenere i livelli occupazionali, ma è anche vero che parte del costo se lo accolla il personale, per cui i riferimenti all’umiltà nel piano industriale ci sembrano fuori luogo. Sappiamo che l’amministrazione è nuova e non responsabile di quanto accaduto, però l’umiltà la dovrebbe avere chi ha sbagliato, e sopratutto dovrebbe anche pagare. L’occasione della trasformazione di Asp in I Care dovrebbe essere anche quella perché in Asp si superino i problemi che da tempo vanno risolti, nei settori Filcams i contratti sotto i minimi previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro, nelle mense abbiamo gente a 12,5 ore settimanali e gli organici delle farmacie, ma ci sono problemi anche in altri settori. Insomma l’occupazione da mantenere è fondamentale, ma anche la qualità del lavoro è importante”.