
L’acqua del canale Turrite Secca in località Menchi ad Arni, nel comune di Stazzema, è contaminata. Lo riferisce l’Arpat che a seguito della segnalazione sulla anomala colorazione rossastra dell’acqua, lo scorso 5 maggio ha effettuato un sopralluogo con la polizia municipale di Stazzema.
“E’ stata verificata – spiega l’Arpat – la colorazione anomala delle acque del canale, dovuta alla presenza di una sostanza rossastra che fuoriusciva dalla roccia sulla sponda destra del canale, che a contatto con l’acqua si diluiva e dava origine alla colorazione delle acque. Sono state effettuate delle analisi in campo e dei prelievi di acqua nella zona di immissione della sostanza, altre analisi sono state effettuate sia a monte e a valle del canale”.
“Considerando che sulla sponda destra del canale è presente una captazione delle acque ad uso potabile – si legge in una nota – si è provveduto al campionamento dell’acqua potabile derivante dal serbatoio dell’acqua. Nei giorni scorsi sono stati trasmessi gli esiti delle analisi effettuate in laboratorio al Comune di Stazzema ed al gestore del servizio idrico, Gaia Spa. I dati hanno mostrato una considerevole concentrazione di ferro, manganese, alluminio, arsenico e nichel. I dati sono stati confrontati con i limiti previsti dalla tabella dei valori sulla qualità delle acque idonee alla vita dei pesci ciprinidi del decreto legislativo 152/06. Alcuni parametri non sono previsti nel decreto ma il valore che è stato rilevato conferma la forte contaminazione sospettata in fase di sopralluogo”.
A valle dell’immissione è stata rilevata un’alterazione delle concentrazioni del ferro e manganese, mentre gli altri metalli per effetto della diluizione sono risultati in concentrazioni inferiori al limite di rilevabilità analitica. L’Arpat ritiene che sia necessario “che il Comune si attivi per ricercare la causa di tale immissione anomala e si ritiene inoltre opportuna da parte del gestore del servizio idrico una verifica al serbatoio di alimentazione dell’acqua potabile presente nella zona, anche se l’analisi dell’acqua prelevata al rubinetto non ha evidenziato valori anomali”.