
I primi venti anni di attività di Primo Conti (Firenze 1900 – 1988), dal suo incredibile esordio pittorico all’età di undici anni, fino ai capolavori della prima maturità. Un periodo raccontato con un percorso espositivo di quasi 100 dipinti tra cui 18 quadri ottenuti in prestito grazie alla collaborazione della Fondazione Primo Conti di Fiesole, e tra queste opere di grande valore come un straordinario autoritratto di Primo Conti appena undicenne oppure il ritratto di Pirandello fissato con maestria in una tela a Viareggio del 1928. E’ questa in sintesi la mostra dal titolo Primo Conti, un enfant prodige all’alba del Novecento. Dagli esordi agli anni Trenta, curata da Nadia Marchioni e con un Comitato scientifico presieduto da Carlo Sisi, che sarà esposta nelle sale del Palazzo Mediceo di Seravezza, patrimonio mondiale Unesco, dal prossimo 9 luglio al 2 ottobre 2016 e che è stata annunciata oggi a Seravezza.
Una esposizione che, attraverso varie sezioni, vuole rendere omaggio a Primo Conti, un’artista che per tutta l’esistenza mantenne un forte legame con la Versilia, ma in un periodo meno conosciuto e forse più interessante, come quello che va dai primi anni della sua attività appena giovanissimo ma già a contatto con la Firenze Futurista di Soffici e Papini, fino ai primi anni trenta e che ha come punto di arrivo la mostra realizzata alla Galleria di Palazzo Ferroni a Firenze nel 1932 insieme al grande sculture Arturo Martini. “Questa mostra è il frutto di un importante lavoro di ricerca – ha spiegato la curatrice Nadia Marchioni – in particolare intorno ai rapporti tra Primo Conti e i grandi personaggi della sua epoca tra Firenze e la Versilia, basti pensare ai rapporti con Pea, Chini, Viani, Rosai, Pirandello e i futuristi come Soffici, Papini, Balla e lo stesso Marinetti, e poi ancora De Pisis e De Chirico nel periodo del “Ritorno all’ordine”. Un percorso che viene indagato mettendo a confronto opere dei vari artisti ma anche attraverso la presentazione di fotografie e raro materiale documentario”. “Con questa mostra il Comune di Seravezza e la Fondazione Terre Medicee concludono un percorso lungo dieci anni – sottolinea il sindaco Ettore Neri – in cui è stato portato avanti un percorso di valorizzazione di Palazzo Mediceo attraverso esposizioni che puntano a far conoscere movimenti e autori significativi del periodo compreso tra Otto e Novecento, spesso dimenticati. In questi anni di crisi economica la nostra amministrazione non ha abdicato al proprio ruolo di promotrice di cultura, una politica che in questi anni ha fatto di Seravezza uno dei maggiori centri espositivi e di promozione culturale della Toscana”. Dal 2007 al 2015 le sole mostre estive hanno registrato complessivamente quasi 60 mila visitatori – ha aggiunto l’assessore alla cultura Riccardo Biagi – un numero molto importante, rapportato al nostro territorio, che ci riempie d’orgoglio e che dimostra l’eccellente lavoro svolto in questi anni e l’alto livello culturale della nostra proposta espositiva”. “Tutte le mostre che abbiamo organizzato nel Palazzo Mediceo in questi anni – ha detto invece Franco Carli direttore della Fondazione Terre Medicee – non sono mai state mostre “preconfezionate” ma progettate e organizzate in modo originale e autonomo cercando di legarle al territorio della Versilia. E questo è stato fatto unendo alla qualità della proposta culturale una gestione finanziaria virtuosa”.